La storia dell’Arma dei Carabinieri

Risale al 13 luglio del 1814 la nascita dell’Arma dei Carabinieri: a volere la sua istituzione fu il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I. L’obiettivo che il monarca si proponeva di raggiungere era quello di assicurare l’ordine pubblico e di garantire la difesa della patria. Fu con questa prospettiva, quindi, che vide la luce l’Arma dei Carabinieri, che avrebbe avuto il compito di impegnarsi a favore della sicurezza sul territorio. Nel corso degli oltre due secoli di storia che hanno vissuto, i Carabinieri si sono dimostrati un punto di riferimento dal punto di vista istituzionale: una certezza in mezzo a tante disavventure.

Un punto saldo nella storia

In qualità di servitori della patria incorruttibili, i Carabinieri hanno lavorato prima agli ordini del sovrano e poi per garantire il rispetto delle leggi nel contesto repubblicano. È sufficiente prestare attenzione al motto che contraddistingue l’arma per coglierne lo spirito: Semper Fidelis, vale a dire sempre fedeli. È anche per questo motivo che i Carabinieri sono sempre disponibili a rispondere agli ordini e pronti a eseguirli. Il loro è un attaccamento alla bandiera davvero forte, testimoniato in una lunga sequela di occasioni: una delle più conosciute è quella passata alla storia come la difesa di Roma. Ci riferiamo, ovviamente, all’episodio che è andato in scena nella Capitale nel corso dell’occupazione da parte dei nazisti, dopo la proclamazione dell’armistizio avvenuta l’8 settembre del 1943. In quella circostanza, 409 allievi, 129 carabinieri, 30 sottufficiali e 9 ufficiali si attivarono per difendere e proteggere il responsabile di caserma della Legione Allievi Carabinieri.

I Carabinieri in Etiopia

Proseguendo in questo viaggio a ritroso nel tempo, merita di essere citato anche un altro fatto piuttosto cruento che, però, testimonia il valore dell’Arma dei Carabinieri dimostrato nel corso della storia. La location è quella di Culqualber, in Etiopia, e il periodo è la stagione autunnale del 1941. In quelle settimane vanno in scena battaglie anche molto aspre che vedono gli italiani fronteggiarsi con i britannici. Non ci sono solo bombardamenti, ma anche molti scontri ravvicinati: situazioni in cui i Carabinieri, la loro tenuta psicologica e la loro forza fisica vengono messi a dura prova. Al comando del Tenente Colonnello Ugolini c’è una milizia composta da 1.500 ragazzi con casco coloniale e giubba sahariana.

Le trincee in Africa

Quei soldati si occuparono di presidiare, attraverso una catena di trincee che sembrava essere infinita, il Passo delle Euforbie, in modo che lo stesso potesse essere difeso rispetto alle invasioni dei militari inglesi. Il compito non era dei più semplici, vuoi per colpa delle malattie che si diffondevano, vuoi a causa della fame e della stanchezza che aumentavano con il passare del tempo. Eppure, a dispetto di tutti questi ostacoli, i carabinieri tennero duro e proseguirono nella propria azione, perché erano stati educati ad obbedire agli ordini provenienti dai loro superiori: questo era il solo obiettivo che avevano in mente. Furono due settimane di intensa battaglia: il 6 novembre fu il giorno in cui una lunga sequenza di bombardamenti che parevano senza fine iniziò a colpire le trincee dei nostri; il tutto si concluse il 20 novembre, dopo che le trincee italiane erano state bombardate anche da sopra.

Mai mollare

I Carabinieri italiani, esaurite le scorte di munizioni, continuarono imperterriti nella propria opera, e armati unicamente di baionetta proseguirono in una lotta corpo a corpo senza soluzione di continuità. Come fu possibile tutto questo? Solo per merito di uno spirito improntato alla lealtà e al rispetto, frutto dell’amore per la patria che caratterizza tutti i carabinieri. Il 21 novembre, giunse l’ordine di ritirarsi: ma fino a quel momento a nessuno era venuto in mente di cedere, perché per i carabinieri anche il più scomodo degli ordini deve essere rispettato ed eseguito.

La fedeltà alla bandiera

L’attaccamento e la fedeltà alla bandiera sono altri due valori di fondamentale importanza per l’Arma dei Carabinieri, anche perché affondano le radici in un passato lontano. I compiti e i ruoli vengono distinti a seconda delle qualifiche e dei gradi: è proprio questa rigida impostazione dei compiti e dei ruoli che dà origine alla disciplina e alla fermezza che contraddistinguono il modus operandi dei Carabinieri.

Ardito Military Store

Ardito Military Store è una rivendita nata nel dicembre del 2017 che mette a disposizione un vasto assortimento di prodotti tipici di un military concept store, troverai Nastrini Militari e medaglieri, abbigliamento tecnico, patch, anfibi e molto altro. In questo shop online, sono i clienti al centro dell’attenzione, anche perché la loro filosofia di vita è la stessa del personale addetto alla vendita: una concezione in base alla quale le persone non devono essere sfruttate ma rispettate. Lo store serve tutte le regioni italiane grazie a TNT e Poste Italiane; inoltre mette a disposizione un comodo servizio di assistenza a cui si può accedere via chat o anche tramite Whatsapp.