Lo streaming: come ha cambiato il mondo dell’intrattenimento digitale

Al 2021 sarebbe quasi impossibile non trovare nelle case degli italiani almeno uno smartphone, una smart TV o un dispositivo digitale. Ce lo conferma il dato sul numero degli smartphone che ci offre il Report Digital 2020: gli smartphone sono 80 milioni a fronte di una totale popolazione italiana di 59 milioni. Da ciò si evince quanto e perché le piattaforme digitali e di intrattenimento virtuale stiano continuando ad avere successo sulla nostra penisola. Uno dei fattori principali è sicuramente lo streaming, parola inglese che ormai è di uso comune nel nostro vocabolario italiano.

Gioco azzardo Slot machines

Lo streaming nel gaming e nel gioco online 

Se a dominare il mercato digitale ci sono sicuramente i colossi di musica, intrattenimento multimediale e sportivo, c’è un altro settore in continua crescita in ambito virtuale: è quello del gioco online e del gaming. Per molti potrebbe essere la stessa cosa, in realtà in inglese è così, ma nel mercato italiano c’è una divisione: per gaming si intendono tutti i passatempo a cui è possibile giocare su console, smartphone e dispositivi mobili che non prevedono il gioco d’azzardo, mentre per gioco online si intendono tutti i giochi per cui è necessario, o meno, utilizzare il denaro e che sono legati al concetto di azzardo. Anche in questi due settori lo streaming è fondamentale. Per ciò che concerne il gaming ci si può ritrovare a sfidarsi o concorrere per la stessa missione con persone che sono in diverse parti del mondo, mentre per i giochi d’azzardo e da casinò online c’è la possibilità di potersi interfacciare con croupier in carne e ossa. Così come per l’intrattenimento multimediale, così tutti i giochi di slot machine online, tavoli da poker o blackjack, sono disponibili a tutte le ore e sette giorni su sette; lo stesso discorso vale anche per il gaming, che non conosce soste o fusi orari. 

Lo streaming nell’intrattenimento multimediale

Siamo nell’epoca di Netflix, delle serie TV, di Amazon Prime e Spotify, di YouTube e di una miriade di piattaforme che garantiscono ore e ore di musica, film, serie e documentari. Ciò grazie soprattutto all’introduzione del concetto di streaming, che in inglese significa letteralmente “flusso”, e sta a indicare appunto il flusso dei dati multimediali da una sorgente in diretta verso dispositivi riceventi, quelli degli utenti. Tale concetto va di pari passo e completa il servizio on demand, con cui gli italiani hanno già preso dimestichezza da tempo con il colosso Sky, che è stata la prima piattaforma in assoluto a erogare servizi di film e documentari in streaming e on demand. La forza delle piattaforme come Netflix sta, oltre che nella qualità e varietà dell’offerta, nella possibilità di usufruire del servizio dovunque ci si trovi, utilizzando qualsiasi dispositivo, dallo smartphone al computer, terminando con una smart TV. Inoltre, Netflix propone da diversi anni la possibilità di scaricare direttamente sul proprio dispositivo il contenuto che si intende visualizzare, permettendo all’utente di avere con sé la propria bacheca di film e serie TV, qualora non potesse usufruire di una rete internet.

Le potenzialità del digitale sono ancora per lo più inespresse e anche a livello mediatico ce lo dimostrano le dirette Facebook, o ancora i milioni di tutorial presenti in rete. Tale tendenza rappresenta un’ottima opportunità anche dal punto di vista professionale, laddove nuove figure si affacciano in un business in continua crescita come quello dell’intrattenimento virtuale. La presenza di sempre più dispositivi digitali, utilizzati ormai per qualsiasi funzione, sta portando a grossi investimenti da parte di sviluppatori software ed esperti per offrire esperienze sempre più realistiche all’utenza. Inoltre, grazie alla concorrenza che deriva da questa “guerra al miglioramento”, l’utente finale può al giorno d’oggi riuscire a possedere strumenti di primo livello che fino a pochi anni fa avevano un prezzo proibitivo.