La scuola in Calabria rimane in presenza: il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Spirlì
Parola fine posta dal Consiglio di Stato. I giudici hanno bocciato l’ordinanza che il governatore Nino Spirlì aveva emanato lo scorso 5 gennaio disponendo la chiusura delle scuole in Calabria.
Il massimo organo giudiziario amministrativo, infatti, ha respinto il ricorso depositato dagli avvocati della Regione, contro la sentenza con la quale il Tar di Catanzaro aveva parzialmente sospeso l’efficacia di quel provvedimento, decretando di fatto, la riapertura delle scuole elementari e medie. Apertura adesso confermata anche in secondo grado.
Secondo i giudici amministrativi “un’eventuale misura regionale più restrittiva avrebbe dovuto essere motivata con dati scientifici evidenzianti il collegamento tra focolai attivi sul territorio e impatto della attività scolastica in presenza”. Inoltre non essendo la Calabria non classificata zona rossa, che imporrebbe per alcune classi il ripristino della Dad, “nella ordinanza regionale vi è una chiusura generalizzata senza alcuna indicazione di zone”.