Intervista a Sauro Martinelli: “Vi presento ‘Fragile’, il mio nuovo singolo”
È da poco uscito “Fragile”, il nuovo singolo del cantautore Sauro Martinelli. Una ballad rock solenne prodotta dal sempre più quotato produttore Filadelfo Castro, un crescendo costante dal piglio orchestrale in cui la voce di Sauro Martinelli sembra recitare a voce alta una lettera privata.
“Fragile” è il tuo nuovo singolo. Ci racconti com’è nato e cos’è per te la fragilità?
“Fragile” è un brano che nasce dal diventarei un giorno genitore, una situazione priva di libretti di istruzioni in cui ci si trova davanti a tanti bivi e in cui si è tenuti a decidere per un altro individuo. Fin dalla gravidanza si viene messi alla prova e così via per tutta la vita. La fragilità è uno stato d’animo forte e profondo che ci fa sentire vulnerabili davanti alla vita. Davanti a quelle situazioni che non siamo in grado di controllare al 100%. In un certo senso sono l’universo e la vita stessa a far sì che tutto vada per il meglio o il peggio. Noi siamo lì. In mezzo. Possiamo fare tanto per far sì che la direzione da prendere sia quella giusta ma dobbiamo comunque fare sempre i conti con il fato e il destino.
Anche questo brano, come il precedente, è prodotto da Filadelfo Castro. Che tipo di rapporto vi lega?
Ci lega un’amicizia che sta crescendo nel tempo, alimentata dalla passione sfrenata per la musica. Ci legano principi sani e la convinzione che nulla viene a caso e che alla base di tutto quello che si fa ci deve essere passione e propensione al sacrificio.
Ti ritieni influenzato o cresciuto da qualche ascolto in particolare?
Ascolto tanta musica e cerco di spaziare anche se credo di avere un tarlo mentale e alla fine casco sempre sul rock, pop-rock. Sento tanta musica italiana e ascolto molti giovani. Purtroppo non riesco ad apprezzare a pieno i generi rap, trap, raggeton anche se alcuni testi li reputo interessanti soprattutto nel genere rap e trap. Quella internazionale la prendo come ispirazione. Soprattutto per la ricerca di un sound più cosmopolita, che tenga conto però della lingua italiana. È una bella sfida e mi piace cercare di evolvere ma restando sempre centrato sul genere che propongo senza dovere fare “l’alternativo per forza”.
Quali sono le tue passioni oltre alla musica?
Da un po’ di tempo dipingo su tela con colori ad olio o acrilici. Amo viaggiare in moto. Ho giocato a rugby per tanti anni e mi piace seguire le partite, soprattutto quelle delle nazionali. Mi diletto anche in cucina, una di quelle attività che mi rigenerano e mi fanno passare anche bei momenti con le persone a me più care.
Cosa c’è nei programmi a lungo termine di Sauro Martinelli?
Mi piacerebbe portare avanti tutto quello che sto facendo al meglio cercando di far conoscere la mia musica, le mie canzoni. Vorrei trasmettere un messaggio forte, trasparente, genuino che dimostrasse che con la volontà e la determinazione si può trovare la propria strada e vivere il proprio sogno, anche quando nella vita pensavi di aver perso la tua “opportunità”. Credo non ci possa essere più bel programma nella vita che cercare di portare avanti il proprio sogno.