Snam e la filiera italiana dell’idrogeno, Marco Alverà: “Opportunità per sviluppo e occupazione”

Dall’impatto occupazionale ai benefici sull’ambiente, la filiera italiana dell’idrogeno si trova oggi di fronte ad uno scenario di grandi possibilità che possono portare il Paese a competere ai massimi livelli industriali a livello globale. Questo è quanto emerge dal recente studio “H2 Italy 2050: una filiera nazionale dell’idrogeno per la crescita e la decarbonizzazione dell’Italia” realizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con Snam, una delle principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo guidata da Marco Alverà e già da tempo impegnata nello sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico del futuro.

La ricerca, pubblicata a settembre, analizza l’intero settore italiano dell’idrogeno, partendo dalla produzione e dal trasporto, sino allo stoccaggio e agli utilizzi, sottolineandone i vantaggi e le potenzialità.

In questo contesto l’Italia, grazie al suo particolare posizionamento geografico e alla forza del settore manifatturiero, può aspirare al ruolo di hub europeo e del Mediterraneo  importando idrogeno prodotto in Nord Africa.

Nei prossimi anni, un maggior impiego di gas verde negli usi finali dovrebbe portare ad un incremento del valore della produzione tra gli 890 e i 1.500 miliardi di euro nel periodo 2020-2050 per l’industria italiana delle tecnologie per l’idrogeno e le filiere ad esso collegate. La crescita economica del comparto si farà sentire anche a livello occupazionale: l’aumento di produzione andrà a creare tra i 320.000 e i 540.000 posti di lavoro al 2050 considerando effetti diretti, indiretti e indotti sulla catena del valore.

Anche l’ambiente trarrà i suoi benefici dal maggior utilizzo dell’idrogeno e l’Italia potrà così dare un contributo essenziale alla lotta ai cambiamenti climatici: al 2050 si stima una penetrazione potenziale del 23% di idrogeno nei consumi finali, una percentuale che può permettere di abbattere le emissioni di CO2 del 28%.

Anche dalle parole dell’ad di Snam, Marco Alverà, si intuisce la portata di questa risorsa energetica green:

“L’idrogeno può essere il migliore alleato dell’elettricità rinnovabile per consentire all’Italia di essere protagonista nella lotta globale ai cambiamenti climatici e al tempo stesso di promuovere nuove opportunità di sviluppo e occupazione. […] Ciò ci consentirebbe di raggiungere più facilmente gli obiettivi di neutralità climatica al 2050 e di sviluppare una nuova filiera industriale in grado di creare crescita e posti di lavoro. L’economia dell’idrogeno è a portata di mano ed è un’opportunità che dobbiamo cogliere”.