Abbiamo tutti gli stessi diritti?

Il diritto al sepolcro ha da una concessione amministrativa rilasciato dalla Pubblica Amministrazione Per una piccola area di terra all’interno del cimitero pubblico, permettendo, a dei privati concessionari, di realizzare, sia sopra che sotto al suolo, un edificio destinato a custodire al suo interno i resti dei defunti.

In capo ai privati concessionari, questa concessione, crea un diritto soggettivo che concerne la reale disponibilità della zona destinata alla sepoltura e si categorizza con il nome di ‘’diritto di superficie’’.

Più che un solo diritto

Data la natura di questo diritto appena citato si può dire che questo rappresenti un insieme di varie situazioni giuridiche che vanno per rispondere ad ulteriori diritti che sono collegati ad essa come, per esempio:

  • il diritto ad essere seppelliti oppure di seppellire altri;
  • la facoltà di qualsiasi congiunto di una persona defunte e le cui spoglie siano situate in un determinato sepolcro, di potervi accedere e denunciare una qualsiasi violazione in caso in cui ne avvengano;
  • il diritto al sepolcro come oggetto e quindi sui materiali che lo costituiscono. eventuali accessori compresi;
  • diritto all’intestazione del sepolcro;
  • scelta del luogo di sepoltura.

Ovviamente, quest’ultimo diritto si può esercitare solamente nel caso in cui la persona che è morta abbia scelto di prendere in precedenza questa scelta e di scriverla, ad esempio, nel proprio testamento che, gli eredi che gli sopravvivono, sono costretti a rispettare.

Infatti, Se ci si trova in una simile situazione il consiglio è sempre quello di rivolgersi a dei professionisti del settore come quelli di Cattolica San Lorenzo, leader anche nella cremazione a Roma.

Il sepolcro familiare ereditario

Nei casi in cui si tratti della prima tipologia di sepolcro come primissima cosa bisogna identificare quali sono i soggetti titolari che hanno il diritto primario, in questo caso inteso come il diritto di essere seppelliti in uno specifico luogo.

In realtà, però, non risulta così scontato in quanto si devono analizzare tutte le norme che vanno a regolare la successione successione mortis causa, in quanto non è così scontato che vi siano inseriti soltanto i congiunti all’interno degli aventi diritto.

in un sepolcro familiare, differentemente, per identificare i soggetti titolari Si procede sulla base della volontà espressa dal concessionario originario che era presente già all’atto di Fondazione e si fa quindi riferimento ai componenti familiari che vengono presi in considerazione come futuri destinatari.

Dopo la valutazione di tutte queste condizioni si può procedere tranquillamente, diciamo, per consuetudine: ovvero il diritto all’uso del sepolcro viene riconosciuto per tutti i discendenti uomini nel primo concessionario e per le loro mogli e dalle discendenti donne di linea maschile rimaste ancora nubili.