Altopiano Silano (CS). Casali del Manco, la Sila e le Aree Interne nel Post COVID-19: Parla Massimo Covello, Dirigente Sindacale e Segretario Regionale della FIOM-CGIL – Calabria !

Massimo Covello, casalino con le radici pedacesi, dal suo attento Osservatorio sindacale ma anche mettendo a fuoco conoscenze dirette delle realtà territoriali e relative problematiche socio-economiche del vasto comprensorio presilano e silano, che ha preso come riferimento, avvia un’attenta ed attuale riflessione, sulle opportunità mancate, sulle potenzialità esistenti, sui limiti e ‘paure’ oggi scaturenti da una Pandemia in atto. Emerge, da una scrupolosa disamina, che per nulla si palesa catastrofista, una qualche possibilità concreta di risalire la china. Anzi, proprio nelle risorse e potenzialità ancora inespresse di una vastissimo territorio sono da individuare le energie necessarie per dare forza ad un futuro che è tutto da programmare, quindi da costruire.

Massimo COVELLO – Segretario Regionale FIOM-CGIL CALABRIA,riconfermato alla guida dell’importante Categoria nel 9° Congresso di Lamezia Terme (CZ) – Ottobre 2018

Segretario, nell’affrontare una ‘Questione di Area’,che ha pur sempre i suoi limiti territoriali ed amministratori pubblici per sovraintendere alle necessità delle Comunità,  Lei è partito dalle politiche europee per meglio ancorare…un ragionamento!

E’ imprescindibile questo collegamento! La decisione dell’Unione Europea di affrontare la grave recessione economica e sociale, che ha colpito l’intero mondo e l’Europa a causa della Pandemia, con misure che vanno oltre la politica di austerità ed il rigore di bilancio, che finora ha dominato le sue scelte, mettendo in campo misure straordinarie poliennali di investimenti sostanziali, apre a tutti i livelli nel nostro Paese scenari inediti ed opportunità da cogliere.

Si colloca in questo contesto di miglior favore il dibattito, per la verità in atto da anni ormai anche se senza conseguenze adeguate, sulla necessità di ripensare la funzione delle aree interne e rurali. Due citazioni per tutte: il prezioso volume edito da Donzelli nel 2018 “ Riabitare l’Italia : le aree interne tra abbandoni e riconquiste”; l’intenso lavoro messo in campo dal Prof. Fabrizio Barca con la sua “strategia per le aree interne” in relazione alla programmazione dei fondi comunitari 2021/ 2027.

Una suggestiva vista del Lago CECITA – Parco Nazionale della Sila – punto di osservazione dalla Loc. Cuponello ( Sila Grande – CS)

Lei ritiene che il Sud, ma soprattutto la sua Regione -la Calabria-, può ben candidarsi a presentarsi a quest’appuntamento, che è sicuramente un’opportunità storica?

La Calabria con il suo 80% di territorio di collina e montagna, con i suoi oltre 400 Comuni, le sue classi dirigente ad ogni livello hanno finora sciupato queste sue risorse ed adesso non può perdere questa ennesima occasione non riuscendo non solo ad intercettare gli investimenti, ma soprattutto a renderli efficaci e non appannaggio dell’illegalità e dell’economia criminale, al fine di invertire la rotta dello spopolamento, dell’abbandono e della regressione economica, sociale e civile dell’intera regione.

SILA GRANDE – Pratica Sport Invernali – Impianti di di Risalita – OVOVIA

Una nuova luce splenderà sull’Area geografica cui Lei si sente particolarmente legato, non solo per ragioni affettive, ma anche per le tante iniziative di lotta sindacale e civile che sono state condotte in tanti anni d’impegno militante ed appassionato?

Nel complessivo sistema Istituzionale calabrese, Casali del Manco, con l’intero Altopiano Silano, hanno una grande opportunità da cogliere: candidarsi ad essere una delle aree su cui costruire la modernizzazione economica della Calabria intera. Per quanto mi riguarda è una aspirazione antica. Quasi un quarto di secolo fa, era infatti il 1997 quando come FLAI –Cgil e Camera del Lavoro di Cosenza lanciavamo il “Progetto Sila : dal Territorio il lavoro”.

Tante cose da allora sono cambiate pur rimanendo intatte le criticità strutturali. Alcuni obbiettivi sono stati centrati come ad esempio la nascita del Parco Nazionale della Sila, altri si sono consumati come il Patto Territoriale Silano e i lasciti sono stati articolati; ha assunto una sua fisionomia strutturata il GAL-SILA; mentre hanno perso ruolo e incisività l’ ARSAC, CalabriaVerde e FdC ( Ferrovie della Calabria ).

Ma all’orizzonte c’è qualche Elemento di novità ? Un’Entità ben organizzata da indicare come esempio imprenditoriale di successo?

Immagine spettacolare della Mitica “Macchia Sacra”, in Sila Grande (CS)

Si sta sempre più affermandosi come un importante soggetto agroindustriale il “Consorzio di produttori patate della Sila”; cosi come hanno trovato concretizzazione alcune proposte che facemmo allora anche se ancora non del tutto efficienti come : la modernizzazione degli impianti di risalita, con la grave condizione di quelli di Cavaliere/Botte Donato, la navigabilità dei laghi, la costruzione di un vero e proprio progetto organico, sci di fondo e relativi sport invernali correlati; non hanno trovato nessuna valorizzazione, la vocazione della Sila alla produzione naturale dei funghi, cosi come il patrimonio forestale ed idrico; c’è stata una esplosione di agriturismi, ma la ricettività diffusa e la riqualificazione degli ex villaggi della Riforma Agraria è rimasta un sogno.

Problematiche a parte, oggi le incertezze e le paure di questa Pandemia da Covid-19, che ha sconvolto non poco quello che normalmente si definisce ‘ Quadro d’Azione’…costituisce un forte limite per i Piani del futuro!

La Pandemia e la riscoperta della montagna in questa inedito 2020 ha fatto cogliere timidi segnali di una organica promozione turistica, soprattutto per merito di alcuni capacissimi operatori, insieme alla lodevole ma ancora debole azione dell’Ente Parco Nazionale della Sila.

Il Comune di Casali del Manco (CS), originato dalla fusione di 5 Comunità presilane: Pedace-Serra Pedace-Spezzano Piccolo-Casole Bruzio e Trenta

La nascita di Casali del Manco ( Istituito il 5 Maggio 2017) ha posto fine, almeno in parte, a d un altro limite strutturale dell’azione di governo dei processi: la frammentazione amministrativa. Casali del Manco con i suoi 168,95 Km2 è per superficie il 7° Comune della Calabria: Sull’Altopiano silano insistono Comuni come San Giovanni in Fiore, Longobucco, Acri, che sono tra i primi 5 , oltre che Aprigliano, Spezzano Sila, Celico, solo per restare sul versante cosentino, con i quali serve costruire una programmazione condivisa a differenza di quanto avvenuto finora con scelte spesso molto discutibili, per la verità obbligate a volte da spinte regionali tendenti alla promozione più di “ filiere di consenso politico “ che di qualità progettuale.

 Anche la recente decisione, appresa dai giornali, della Giunta Regionale, di un primo progetto di sistema denominato “Progetto Sila”, nel quale si prevedono interventi sugli impianti di risalita, sul Centro Florens di San Giovanni in Fiore, su rifugi e punti di ristoro ARSAC ed in  generale su molti asset di proprietà regionale, se non sono stati solo propaganda usata nella campagna elettorale per le amministrative Sangiovannesi, dovrebbero trovare riscontro e verifica in una reale programmazione e pianificazione organica. Ad essa devono esser chiamati a concorrere tutti gli attori Istituzionali, sociali, economici e di cittadinanza attiva. Insomma quelle che non mancano sono le risorse.

Si parla tanto di Recovery Fund, c’è un dibattito aperto da tempo, altalenante, sui tempi di erogazione delle risorse, sulle modalità e procedure. I pro e i contro, come sempre, sono materia della politica nostrana…

 Il Recovery Fund, i fondi strutturali 2012/2027, gli investimenti ordinari nazionali, le risorse aggiuntive che Casali del Manco sta ottenendo, come incentivo alla fusione, e tutte le altre misure finanziarie ordinarie governative messe a disposizione dai vari ministeri, offrono una ‘batteria’ di risorse alle quali attingere non per fare spesa ma per investimenti pubblici sui gravi ritardi strutturali di produzione, diritti, sicurezza e modernizzazione civile e sociale. Spetta a tutti noi, alle forze sane di questa regione, alle organizzazioni democratiche, alla cittadinanza attiva non cedere allo sconforto e non arrendersi al pensiero unico.

L’ Altura di Monte Scuro ( 1.633 m s.l.m.), con la sua fitta vegetazione – bosco di latifoglie e conifere – innevata

Segretario, da ultimo, un pensiero sul Capitolo Industrializzazione della Calabria! Lei rappresenta una categoria che con questo dilemma: industrializzazione Sì/ Industrializzazione No, si misura costantemente!

Sono in tanti a chiedersi  se si possa ancora immaginare una prospettiva industriale per la nostra regione come occasione di specializzazione produttiva e di crescita occupazionale. La mia aspettativa  è con questa riconferma di riuscire a rafforzare sempre più l’organizzazione in un territorio che negli ultimi anni ha subito un forte depauperamento a livello industriale, tanto è che qualcuno si interroga se si possa dire che la Calabria è una regione in cui fare industria. C’è grande preoccupazione, ma c’è la volontà di dare rappresentanza ad un mondo del lavoro che esiste e che ha diverse sfaccettature. Ci sono aziende che innovano, altre molto competitive, start up significative ed insediamenti storici che meriterebbero attenzione da parte della politica regionale e nazionale.

L’Enciclica di PAPA FRANCESCO sulla Fraternità e l’Amicizia Sociale

Un forte scossone, una svolta, una programmazione più oculata ed attenta al futuro della Regione?

Avviare un cambio di passo in uno con le necessarie politiche di investimento pubblico, percorsi di formazione e riqualificazione del personale, applicazione piena dei contratti collettivi del lavoro nazionali, l’uso di strumenti di incentivazione imprenditoriali che siano coordinati da una cabina di regia nazionale. Volontà e decisioni, coerenti, devono camminare di pari passo.

Papa Francesco, l’attualità di un pensiero che diventa azione, esempio, guida universale…!

Un Gigante, in questi tempi assurdi e complicati! Il riscatto sociale e la rinascita dei nostri territori passa attraverso un’azione, anche di conflitto sociale se necessario, capace di mettere al centro i diritti, l’uguaglianza, la giustizia sociale anche per come ha profeticamente indicato l’Enciclica “Fratelli Tutti”, sottoscritta simbolicamente ad Assisi il 3 Ottobre scorso da Papa Francesco.

Da Casali del Manco (CS), 17 Ottobre 2020