Elezioni regionali, al M5s piace stare all’opposizione in Puglia e Marche anche nella prossima consiliatura. Vito Crimi si ripete come nel 2013

Non esiste peggiore sconfitta per chi, volontariamente, accantona a priore la possibilità del successo. Il M5s, una parte minoritaria e il responsabile politico nazionale, Vito Grimi, hanno scritto la parola fine alla possibile alleanza con il Pd in Puglia e Marche. Inutile si è rivelato il consenso all’accordo dalla maggioranza dei militanti pentastellati attraverso la piattaforma Rousseau. La minoranza del movimento e il capo politico Crimi hanno deciso: “Questo matrimonio tra Pd e M5s in Puglia e Marche non si deve fare”. Un film già visto, esattamente elezioni politiche del  2013, e il principale interprete del M5s di allora era sempre Vito Crimi che, insieme alla Lombardi, parlamentare pentastellata, hanno detto no a Pier Luigi Bersani, candidato leader del Pd, a proposito della nascita del Governo. Quella riunione è stata trasmessa in diretta streaming e chi l’ha vista ricorda benissimo quanto decisionismo da parte dei  pentastellati nel dire no a Bersani. La storia cambia con il passare degli anni e per il M5s rimarrà nel prossimo futuro un lontano ricordo il 32% dei consensi ottenuti alle elezioni politiche del 2018. “Il suicidio” elettorale del partito di Grillo e Casaleggio è ormai dietro l’angolo. Dopo le elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020, il centrodestra conquisterà con ogni probabilità più Regioni di quelle che attualmente amministra, grazie alla corsa solitaria del M5s. La spinta del centrodestra per tornare al voto politico sarà più incisiva. Quel giorno il M5s cesserà di essere elettoralmente quella forza politica che gli italiani avevano scelto per cambiare l’Italia.

Il 2021 si tornerà a votare anche a Roma e successivamente a Torino. Stando ai sondaggi anche queste due Città rappresenteranno l’ultimo ricordo amministrativo a guida M5s. Gli italiani amano la libertà e la democrazia. Nessun Partito politico, all’indomani della caduta del fascismo, ha mai ottenuto la maggioranza elettorale per governare da solo. Sia nella prima, sia nella seconda Repubblica, tutti i Governi sono nati per volontà di una coalizione. Ed è cosi anche a proposito delle elezioni Regionali. Gli elettori del M5s sapranno, sicuramente, riflettere in occasione delle prossime elezioni regionali.