La Juventus deve fare tanto per diventare la favorita in Europa

Quando qualcosa non va è il mister che nel calcio paga per tutti. Senza ombra di dubbio nel caso della Juventus l’esonero del tecnico parte anche da un feeling mai nato. Maurizio Sarri non era esattamente in linea con lo stile bianconero e non era amato né dalla squadra né da parte della tifoseria. Andato via Sarri, i problemi sono però tutti lì. Il club deve mettere mano su una rosa sopravvalutata. La Juventus deve fare tanto per diventare la favorita in Europa. I bookmakers stranieri sono certi che questa squadra centrerà il decimo scudetto consecutivo, ma ad oggi non la vedono in pole per la prossima Champions. Da solo Cristiano Ronaldo non basta.

Tocca al patron Andrea Agnelli fare delle scelte coraggiose. Del resto lui in prima persona si è intestato sino ad ora scelte anche azzardate come affidare la panchina ad Andrea Pirlo, un ex calciatore dal grande passato ma un mister senza alcuna esperienza pregressa sulla panchina. La Juve vuole di più nonostante 9 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia e altrettante Supercoppe Italiane. Più due finali di Champions League, entrambe perse. Andrea Pirlo ha un compito difficilissimo davanti. La Vecchia Signora è tra le squadre più competitive in Europa ma non la favorita. Serve qualcosa di più perchè anche i bookmakers la quotino tra i club che possono alazare la Coppa dalle grandi orecchie. E soprattutto per arrivare fino in fondo alla prossima Champions.

L’ultima stagione dei bianconeri non è stata all’altezza. Qualche bella partita, diverse sconfitte. La squadra non ha mai dato l’impressione di essere la favorita, la squadra da battere. In tutta onestà la rosa non è all’altezza delle aspettative. Su tutti spicca il ritorno di Higuain, rimasto a Torino più per volere suo anziché della società, giunto al capolinea della sua carriera. Andrea Pirlo dovrà avere una rosa adeguata per fare bene. Senza offese per Khedira, De Sciglio e Douglas Costa. Sono tutti calciatori che pesano sul bilancio ma non fanno la differenza, che non sono in linea con la squadra che vuole conquistare la Champions.

Bene il rinnovamento, con gli acquisti di Kulusevski e Arthur che vanno in questa direzione. Tuttavia va rivisto quasi completamente un organico decisamente sopravvalutato, incapace di avere la meglio nel doppio confronto su Lione, una squadra che non ha certo brillato in Ligue 1. Andrea Pirlo riparte dall’obiettivo minimo, ormai quasi scontato (lo scudetto). Il Maestro è cosciente che da solo non può cambiare il destino dei bianconeri. La rivoluzione passa da un altro organico. La squadra va rinforzata in tutti reparti e senza mezzi termini svecchiata mettendo da parte sentimentalismi, al costo di prendere decisioni impopolari.