Imprenditorialità in Italia: accessibile se non si tralascia il diritto commerciale

Decidere di lanciarsi in un progetto imprenditoriale può generare molta ansia, soprattutto se l’ambito non risulta familiare. Questo perché definire con chiarezza il proprio progetto, mettendolo su carta, non è così immediato come si pensi: infatti, non basta avere un’idea (aleatoria) per diventare imprenditori. In primis, bisogna determinare l’ambito, le specificità del business e il proprio campo di azione operando degli studi di mercato sul quale lanciarsi. In secundis, se non si è da soli nel progetto, è necessario capire se, come e quale società costituire in modo da “dare vita” al prospetto. Sin dagli albori del progetto, la burocrazia non va tralasciata perché anche il minimo sbaglio rischia di inficiare l’intero percorso, o quantomeno di renderlo più lungo e complesso. Specialmente in Italia, è risaputo che la burocrazia sia tra le più complesse e, se non si è avvezzi, si rischia di ritrovarsi persi in un mare di procedure e richieste pressoché infinite. L’imprenditore deve essere conscio degli aspetti e delle variabili da considerare e delle pratiche da portare avanti. Una preparazione personale in ambito giuridico, partendo dalla consultazione di un manuale di diritto commerciale, e la consulenza di esperti di diritto commerciale sono la soluzione ideale per chi si addentra per la prima volta nei meandri dell’imprenditorialità.

Costituire una società per il proprio business: cosa non dimenticare?

Per sviluppare il proprio mercato un’azienda, ancora prima di essere costituita, deve operare delle scelte ragionate e effettuare degli studi di marketing. Innanzitutto, deve avere ben chiaro su quale mercato operare e come farlo. Gli studi specifici di mercato permettono di rispondere a questa necessità: sarà possibile individuare il target di riferimento, capire quali sono i punti di forza e i punti di debolezza dell’idea e come implementarne le potenzialità, l’accessibilità al mercato e il prodotto stesso. Di pari passo, è necessario capire quale società costituire. Da ciò dipenderà l’assetto e le specificità del progetto e dell’azienda stessa. Le peculiarità di ogni società devono essere chiare al momento della costituzione della stessa in quanto ognuna di queste prevede un iter ben preciso. Deciso il tipo di società, si dovrà procedere con la stipula del contratto e la registrazione dello stesso, l’apertura della Partiva IVA e la presentazione di tutta la documentazione richiesta per rispondere ai vari adempimenti finali.

Ma quali società sono possibili in Italia?

Partendo velocemente dalle basi del diritto commerciale, nel nostro Paese sono possibili due tipi di società: la società di persone e la società di capitali. Le società di persone sono costituite e tarate sugli associati. Le società di capitali, al contrario, sono costituite sulla base dei capitali apportati. Tra le prime annoveriamo le S.S., le S.N.C. e le S.A.S. Tra le seconde troviamo le S.R.L., le S.P.A e le S.A.P.A. Ma, in parole povere, quali sono i pro e i contro delle macro-categorie? Nelle società di persone, i membri sono congiuntamente responsabili dell’andamento della stessa, ovvero la responsabilità è illimitata e solidale. Dall’altro canto, non è previsto un capitale minimo da investire. Nelle società di capitali, i soci sono responsabili soltanto fino al capitale apportato. Scegliere quale società costituire non è semplice e ogni scelta va ponderata in modo da tutelare i soci e vivere serenamente la propria azienda.