I conti correnti superano 1.000 miliardi di euro, ma quanto costa tenerli fermi?

La propensione degli italiani al risparmio viene analizzata da diverso tempo da istituti di ricerca ed economisti e gli ultimi dati sembrano confermare che la tendenza al risparmio è cresciuta nel corso del 2019.

Cresce il risparmio degli italiani: i dati del 2019

I dati elaborati dal sindacato Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) fanno il punto sulle abitudini di risparmio degli italiani a fine 2019. Il patrimonio totale delle famiglie è cresciuto di 45 miliardi ed ha toccato quota 4.445 miliardi di euro. A crescere sono soprattutto quei prodotti che assicurano una certa serenità, quali conti correnti bancari e conti deposito aumentati di oltre 25 miliardi. A diminuire sono, invece, altre formule di investimento come i titoli di stato calati di 33 miliardi di euro e le quote azionarie, scese a 966 miliardi, contro i 983 del 2018.

Il dato che va osservato con attenzione è, dunque, quello riguardante i soldi depositati sui conti correnti che hanno superato quota 1.000 miliardi. Spesso, infatti, viene sottovalutato il costo che può comportare tenere fermi le proprie risorse economiche, senza generare alcun rendimento. Il primo dei fattori da tenere in considerazione è quello dell’inflazione: secondo alcuni calcoli si genera una perdita che aumenta, all’aumentare del tempo di giacenza: 1000 euro tenuti fermi per 5 anni avrebbero un valore poco inferiore (circa 967 euro), ma se si allarga la prospettiva temporale, si calcola che in 10 anni 1000 euro perderebbero valore sino ad arrivare a 875€.

Al fattore inflazione va poi aggiunto quello delle spese di gestione, che variano sì da istituto a istituto, ma comportano in ogni caso una spesa viva sulle proprie risorse. Per questo motivo è bene approfondire una forma di risparmio alternativa al conto corrente che garantisce, al contrario, un rendimento senza rinunciare alla completa sicurezza, ovvero il conto deposito.

Conto deposito: le caratteristiche e i vantaggi

Se, come detto, tenere le proprie risorse economiche immobilizzate senza alcun rendimento causa inevitabilmente una perdita di valore, oggi è bene valutare una formula di risparmio alternativa al solo conto corrente. Sul mercato finanziario odierno, infatti, si trovano alcuni prodotti come il conto deposito Santander che unisce un rendimento certo alla sicurezza totale.

La prima caratteristica che bisogna infatti approfondire quando si parla di conti depositi è proprio la tutela del FITD, ovvero il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che agisce da garante tutelando i consumatori sui fondi versati fino a 100mila euro. In secondo luogo, va specificata la differenza tra il conto deposito vincolato e quello libero: nel primo caso si sceglie di vincolare il proprio denaro per un certo periodo temporale, durante il quale non sarà prevista la possibilità di effettuare movimenti, al contrario del secondo che garantisce una maggiore flessibilità, riducendo però leggermente il tasso remunerativo.

Oggi, dunque, il conto deposito rappresenta una formula di risparmio e investimento tanto vantaggiosa quanto trasparente e semplice, che è bene tenere in considerazione nel momento in cui si pensa a come gestire al meglio le proprie finanze.