Focolaio di Mondragone: 49 contagiati, arriva l’Esercito

Sono 49 i casi di positività al coronavirus nel focolaio emerso nel complesso residenziale noto come Palazzi ex Cirio, a Mondragone, comune del litorale casertano. Lì vive una comunità di cittadini bulgari, molti dei quali positivi (asintomatici) al virus. Giovedì mattina sono esplose le protesta sia dei bulgari che vogliono andare a lavorare e contestano la chiusura nella zona rossa.

Il Governatore campano Vincenzo De Luca ha avuto un colloquio con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. “Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. La ministra ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito”.

“Il caso Mondragone si aggrava: decine di positivi, quattro contagiati hanno fatto perdere le proprie tracce, cresce la tensione tra gli italiani e la comunità bulgara e addirittura le tv nazionali seguono il caso. De Luca, così pronto a insultare la Lega, tace. Amici napoletani mi segnalano una bella espressione: “Nu Piatt Vacànt”. Tante scene, a partire dalle sparate sul lanciafiamme, ma alla prova dei fatti il piatto è vuoto. Da De Luca tante parole ma zero fatti”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

“Su Mondragone come sempre abbiamo reagito in tempi immediati – replica il presidente della Regione – appena abbiamo avuto notizia del contagio di una donna di nazionalità bulgara, abbiamo messo in quarantena le palazzine e mobilitato le forze dell’ordine perchè ci fosse un controllo rigoroso”.

L’ordinanza regionale rimane in vigore fino al prossimo 30 giugno. De Luca ha annunciato che nelle prossime settimane ci saranno ulteriori controlli “a tappeto sugli stagionali che vanno a lavorare nelle campagne soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Stiamo facendo un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi che sono arrivati dalla Bulgaria o da altre parti del mondo”.

A Mondragone vanno avanti le operazioni di trasferimento delle persone positive, peraltro tutte asintomatiche, al Covid Hospital di Maddaloni, dove sono diciannove quelli attualmente ricoverati; ieri sono stati trasferiti sei contagiati, ne mancano all’appello altri tredici, cui si aggiungono i nuovi positivi. Qualcuno tra i positivi, però, non si riesce a rintracciare; molti inquilini, specie tra gli stranieri, non risultano censiti, e si ipotizza che abbiano fatto perdere le tracce, anche per timore di perdere il lavoro. Molti sono braccianti agricoli, spesso sfruttati dai caporali di nazionalità bulgara, alcuni dei quali vivono anche agli ex Palazzi Cirio.