Incidenti di montagna in Piemonte: morti Giulio Ruffino, Spartaco Bertoglio e Ugo Peroglio

Tre morti in montagna nelle ultime ore in Piemonte. Ieri la tragedia in Val Chisone dove ha perso la vita Giulio Ruffino, 52 anni, precipitando in un crepaccio profondo 200 metri. Domenica mattina è morto un alpinista esperto di 50 anni, Spartaco Bertoglio, residente a San Maurizio Canavese, precipitato sulle montagne di Balme mentre era impegnato in un’escursione di sci alpinismo a Punta Collerin. Nel primo pomeriggio si è verificato un altro decesso in Canavese, nel vallone di Piantonetto.

Sulle alture di Balme, nelle Valli di Lanzo, Spartaco Bertoglio, è morto dopo essere precipitato nel corso di un’escursione di sci alpinismo a Punta Collerin. L’alpinista di 50 anni era partito dal Pian della Mussa per un’escursione tra le più note della zona. L’istruttore di alpinismo, padre di tre figli, era insieme ad alcuni amici quando è precipitato tra le rocce. E’ morto sul colpo. A dare l’allarme sono stati proprio i compagni d’escursione. Le squadre del soccorso alpino di Balme sono partite a piedi per raggiungere il luogo dell’incidente. Da Torino è anche partito l’elisoccorso. Per Spartaco Bertoglio non c’è stato nulla da fare.

Un altro morto in montagna. Questa volta in Canavese dove è morto un appassionato di canyoning. I volontari della delegazione canavesana del Soccorso Alpino sono intervenuti nel vallone di Piantonetto, in valle Orco, insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri, per il recupero di due persone impegnate in una discesa di canyoning in un torrente del vallone, a monte dell’abitato della frazione Rosone di Locana. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto i due stavano scendendo a bordo della stessa canoa che, all’improvviso si è ribaltata. Una persona è riuscita a mettersi in salvo trascinandosi verso riva dove è stata poi recuperata dai soccorritori. Il secondo canoista, invece, è finito in acqua e non è più riemerso. Dopo un’ora di ricerche il corpo senza vita è stato individuato grazie al supporto dell’elicottero del 118. Si chiamava Ugo Peroglio, abitava a Rivarolo Canavese e aveva 55 anni, il canoista morto domenica pomeriggio a Locana, nelle acque del torrente Piantonetto, a seguito del ribaltamento dell’imbarcazione con la quale stava facendo forra sul corso d’acqua insieme a un compagno. Il corpo senza vita dell’uomo, canoista esperto, originario di Rocca Canavese e molto noto in zona, è stato recuperato a valle dai tecnici del soccorso alpino. Peroglio era in compagnia di un amico che ha fatto in tempo a lanciarsi dalla canoa mettendosi in salvo. E’ stato lui a chiamare il 112 e a dare l’allarme.

Nel corso della giornata sono state recuperate anche due persone con sospette fratture alle gambe nel Vallone del Rio Toglie, comune di Viù (To) e presso il Santuario della Vaccherezza, comune di Condove (To). In entrambi i casi è intervenuta l’eliambulanza 118.