Lavori per la nuova passerella ciclopedonale sull’Isarco

L’Ufficio provinciale sistemazione bacini montani nord dell’Agenzia per la Protezione civile della provincia di Bolzano continua il suo lavoro di protezione contro una possibile inondazione catastrofica dell’Isarco a Bressanone. E’ stato posato il nuovo ponte pedonale di Priel, costruito leggermente a sud dell’attuale “Passerella delle bombe”, senza sostegni e con un bordo inferiore del ponte più alto. I pezzi del nuovo ponte sono stati prima saldati insieme in fabbrica e poi in cantiere, riferisce il capocantiere Lukas Pichler dell’Ufficio sistemazione bacini montani nord dell’Agenzia per la Protezione civile. Il ponte è lungo 34,2 metri e largo 4,6 metri con ringhiere ed è stato sollevato con una gru mobile. La “Passerella delle bombe” – ecco l’origine del nome – fu costruita nel 1944 come veloce collegamento tra la città e il rifugio antiaereo di via Cesare Battisti. Questa passerella rimarrà al suo posto fino al collaudo del nuovo ponte, poi sarà demolita. “Lo scopo di questo intervento è di proteggere questo tratto del fiume da un’alluvione epocale dell’Isarco” spiega Rudolf Pollinger, direttore dell’Agenzia per la Protezione civile.

Miglioramento della sicurezza per Bressanone

Nell’ambito dell’iniziativa “CittàPaeseFiume – Area Fluviale Media Val d’Isarco” negli ultimi anni sono state effettuate indagini dettagliate sulla sicurezza in caso di inondazione, spiega il coordinatore Florian Knollseisen. Da queste indagini è emerso come obiettivo prioritario del progetto complessivo il miglioramento della protezione dalle inondazioni di Bressanone. Due anni fa, l’Ufficio bacini montani nord dell’Agenzia della Protezione civile ha iniziato a lavorare al primo lotto di costruzione, riassume il direttore dell’Ufficio Alexander Pramstraller: nella zona del ponte di Auenhaus è stata raggiunta una sufficiente sicurezza contro le inondazioni allargando il letto del fiume e innalzando parzialmente i muri di protezione della sponda. Allo stesso tempo, il fiume è stato ristrutturato e riqualificato dal punto di vista ecologico in collaborazione con un ecologo delle acque incaricato esternamente e con l’Associazione per la pesca della valle Isarco, e la riva piatta è diventata una zona ricreativa. Nel terzo lotto di costruzione a sud, il team di costruzione con il caposquadra Otto Gruber sta eseguendo ampi lavori di messa in sicurezza e di restauro della muratura. Nel corso di ulteriori lotti di costruzione, l’intero tratto fino alla confluenza con la Rienza sarà adattato nei prossimi anni. Il progetto è finanziato dal Programma Operativo Investimenti per la crescita e l’occupazione con fondi del Fondo europeo di sviluppo regionale FESR per il periodo 2014-2020.