Approvato il bonus biciclette: copre il 60% del valore dell’acquisto, ecco a chi spetta

E’ il momento di incentivare la mobilità alternativa in Italia. In piena emergenza coronavirus, gli italiani devono ripensare la loro vita, rivedere le abitudini quotidiane. La salute prima di tutto. Sui mezzi pubblici capienza ridotta e distanziamento sociale. Questa nuova modalità di trasporto pubblico induce le Città, soprattutto le metropoli, a trovare soluzioni per non congestionare le strade e non incrementare l’inquinamento. Bando quindi alle auto private a favore di mezzi più puliti come le biciclette. Il Governo ha dato risposta a questa esigenza inserendo nel decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei ministri ieri 13 maggio, degli incentivi per la mobilità. In particolare le agevolazioni riguardano l’acquisto di biciclette e monopattini.

Il bonus biciclette, nello specifico, come ha spiegato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, “consentirà ai cittadini di acquistare una bici, classica o a pedalata assistita, o un monopattino, ottenendo un contributo fino a 500 euro e al 60% del costo”. Ma a chi spetta? L’incentivo, precisa il Governo, può essere richiesto dai “residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti”. Il periodo di validità va dal 4 maggio fino al 31 dicembre. L’incentivo è destinato ad acquistare biciclette, anche a pedalata assistita, e inoltre “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture”. Il bonus può essere richiesto per una sola volta. In sostanza è stato modificato il bonus mobilità, che era stato introdotto lo scorso anno dal Dl 111/2019. Il meccanismo è similare ma presenta delle differenze. Offre a chi abita nelle aree più inquinate e rottama un mezzo privato considerato inquinante, un contributo da spendere in mobilità sostenibile (abbonamenti al trasporto pubblico o piccoli mezzi ecologici). Tutti i residenti (maggiorenni) nelle Città metropolitane e nei comuni con oltre 50 mila abitanti, possono comprare ovunque (quindi anche “fuori zona”) non solo bici, e-bike e monopattini elettrici, ma anche segway, hoverboard e monowhee o abbonamenti a servizi di sharing purché non di auto, con un bonus che copre il 60% della spesa ma non può comunque superare i 500 euro.

Come richiedere il bonus biciclette

Il bonus si richiede una sola volta e soltanto per una delle destinazioni d’uso previste. Per la tempistica dell’incentivo la nota della presidenza del Consiglio diffuso al termine del Consiglio dei ministri, fa riferimento agli acquisti effettuati dal 4 maggio. Ulteriori chiarimenti saranno resi noti con circolari ministeriali, come le modalità di fruizione dell’incentivo.

Invece, per tutto il 2021, il bonus sarà in vigore nelle modalità previste in origine. Ovvero per tutti i residenti nei comuni con più smog che rottamano entro il 31 dicembre 2021 auto omologate fino alla classe Euro 3 o motocicli (non anche ciclomotori) omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi avranno un “buono mobilità” di 1.500 euro per ogni autovettura e 500 euro per ogni motociclo rottamati, da usare in 3 anni, per l’acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, biciclette anche a pedalata assistita (e-bike) o per car sharing e altri “servizi di mobilità condivisa a uso individuale”: sharing di bici, scooter, monopattini e altri micromezzi. La novità prevista dal Dl Rilancio è che sarà possibile acquistare anche micromezzi come segway, hoverboard e monowheel. Le due agevolazioni sono cumulabili.

Il Dl Rilancio tocca anche il Codice della strada

Sono previste infatti:

  • la casa avanzata , una linea d’arresto al semaforo avanzata di almeno tre metri rispetto a quella tracciata per tutti gli altri veicoli e dedicata a bici, e-bike e monopattini elettrici, su strade con limite di velocità non superiore a 50 km/h (verosimilmente, quasi sempre la normale striscia di arresto diventerà casa avanzata e verrà tracciata per tutti gli altri mezzi un’altra striscia, arretrata di tre metri);
  • la corsia ciclabile (bike lane), uno spazio ricavato nella parte destra della normale corsia di marcia (o della corsia destra, per le strada a più corsie per senso di marcia) per far circolare bici, e-bike e monopattini elettrici (nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e non anche contromano come alcune proposte di anni recenti avrebbero voluto).

Anche sulle strade in cui manca la bike lane, si potrà prendere posizione nella casa avanzata. La nuova norma prevede che la striscia di arresto avanzata dedicata a bici e monopattini sia preceduta da una corsia lunga almeno 5 metri che permetta a questi mezzi di avanzare. Ad oggi l’articolo 346 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada consente solo che chi guida un mezzo a due ruote (anche una moto o un ciclomotore) si affianchi agli altri al semaforo e vieta invece manovre a zig zag per raggiungere la striscia di arresto. L’obiettivo è fare sentire al sicuro ciclisti e monopattinisti.