Calabria continua lo scontro tra la presidente Santelli e M5s a proposito delle modalità avvio fase 2

La corsa per accreditarsi la prima genitura in ogni evento è sempre attuale specie nell’ambito della politica. Se poi da parte dell’opposizione si tratta di anticipare decisioni in contrapposizione a quelli che intende mettere in essere il Governo a proposito della data d’avvio e modalità della fase 2, la “sfida” è più agguerrita. Importante non è iniziare primi una corsa con l’intento di guadagnare qualche metro rispetto agli avversari. Ma arrivare al traguardo in condizioni fisiche idonei ed essere pronti per altre competizioni.  La Presidente della Calabria ha disatteso le indicazioni del Governo con riferimento alla fase 2 ed in anticipo di qualche giorno ha emanato l’ordinanza di libera apertura all’aperto di bar, ristoranti, rosticcerie, pizzerie, mercati vari. Molti Comuni, tra cui Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme, hanno disatteso l’ordinanza regionale. Non solo le Istituzioni locali, ma anche la stragrande maggioranza degli esercenti non hanno seguito le indicazioni della Santelli. La partita che si sta giocando da oltre due mesi da parte della Popolazione contro COVID-19 è talmente importante per la salute che non si può correre il rischio di perderla. Non è il Coronavirus l’argomento per stare sempre in campagna elettorale. Ad incalzare la Presidente Iole Santelli affinché riveda la decisione di non rispettare le disposizioni del Governo riguardante la fase 2, il M5s attraverso un comunicato stampa:  “La presidentessa Jole Santelli sia ragionevole e faccia un passo indietro nell’interesse dei calabresi. Eviti di proseguire nello scontro con il governo italiano e accetti, come il ministro Francesco Boccia le ha significato più volte, che lo Stato ha il compito e il dovere di definire modalità e tempi della Fase 2. Se la giustizia bocciasse l’ordinanza Santelli, perderebbe credibilità l’intero esecutivo regionale, che già si porta sulle spalle la responsabilità politica dell’inquietante vicenda di Villa Torano e delle analoghe di Chiaravalle Centrale e Bocchigliero”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito, Bianca Laura Granato e Paolo Parentela, che aggiungono: “Se per Santelli è più importante obbedire agli ordini di scuderia, lo dica chiaramente ed esca dalla retorica e dalla civetteria mediatica di questo tempo. Abbia il coraggio di confessare, se si ostina a confermare le sue scelte, contraddittorie, irragionevoli, pericolose e prive di sostegno scientifico, che per lei conta di più la sudditanza a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni, invece che il bene dei calabresi. Se ha cambiali politiche da pagare, ne renda conto e non si nasconda dietro a un dito”.”Santelli – incalzano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – non si è ancora accorta di aver agito in maniera estemporanea e impulsiva, forse anche confortata da qualche incauto esponente del Pd che aveva chiesto riaperture immediate e poi tentato di aggiustare il tiro con argomentazioni fumose. Ciò che più colpisce, in questo momento così delicato, è che la presidentessa si mostri del tutto sorda; peraltro dopo aver confezionato figuracce plateali, per esempio a proposito del cambio del vertice della Protezione civile regionale”. “Il governo della cosa pubblica – concludono i parlamentari M5S – richiede serietà e confronto quotidiani. Ancora una volta, perciò, invitiamo Santelli al buon senso e al dialogo costruttivo sulle misure per l’effettiva ripartenza della Calabria. Sicurezza contro il virus e vantaggi fiscali siano, come abbiamo già proposto, la bussola della politica di ogni colore e bandiera. Non possiamo permetterci guerre istituzionali e perdite di tempo”.