Serie BKT 28esima giornata Crotone nuovamente vice capolista dopo il successo di Venezia e la sconfitta del Frosinone in casa contro la Cremonese

Venezia 1 Crotone 3 Marcatori: Benali 12°, Marrone 35°, Benali 48°, Caligara 82° Venezia (4-3-1-2): Pomini, A. Fiordaliso, Molinaro, Casale, Maleh, Marino (Caligara), Fiordalino, Firenze, Aramu, Longo (Senesi), Capello (Zigoni). All. Dionisi Crotone (3-5-2): Cordaz, Curado, Marrone, Golemic, Gerbo (Mustacchio), Barberis, Benali (Gomelt), Crociata, Molina, Messias, Simy. All. Atroppa Arbitro: Marco Serra di Torino Assistenti: Lanotte – Berti Quarto giudice a bordo campo: Alberto Santoro di Messina Ammoniti: Gerbo, Casale, Mustacchio Angoli: 5 a 5 Recupero: 5 minuti Buon Crotone nella prima parte dell’incontro con prolungato possesso palla nella propria metà campo, triangolazioni e affondi da parte dei pitagorici quando si trovavano nella metà campo avversaria. Grazie a questa impostazione, Benali si fa trovare ben piazzato nell’area avversaria per mettere dentro il pallone al dodicesimo minuto, L’assist per il gol dalla fascia sinistra di Molina. Sesto gol del pitagorico e dodicesimo incontro consecutivo che il Crotone mette dentro il pallone. Ventiseiesimo minuto Molina non riesce a segnare da dentro l’area dopo aver evitato Pomini. Raddoppio degli uomini di Stroppa al minuto trentacinque con Marrone (terzo gol stagionale) in seguito ad una punizione battuta da Barberis e continuata da Benali. Si guadagna un buon voto anche Cordaz al quarantacinquesimo minuto per aver deviato in angolo un difficile pallone calciato da Capello. Messias in sostituzione di Armenteros (ammonito e con diffida salterà la prossima partita) ha deliziato con alcune giocate gli spettatori televisivi. Golemic, Marrone, Curado, ottimi guardiani di Cordaz. Venezia con sole ombre ma per colpa della buona prestazione dei pitagorici. L’ex Firenze ha avuto poco spazio sulla fascia destra per il buon controllo di Molina in prima battuta e di Golemic nei pressi dell’area di rigore. Appena dopo tre minuti, il centrocampista Benali con un perfetto tiro da fuori area manda il pallone all’incrocio dei pali alla sinistra di Pomini che nulla può per evitare il gol. Settimo gol stagionale del pitagorico. La sostituzione operata dal tecnico Dionisi dell’attaccante Capello con Zigoni (attaccante) non ha sortito l’effetto sperato. Tutto facile per gli Squali che pensano a controllare qualche timida azione offensiva dei locali senza, però, rinunciare ad offendere alla ricerca del quarto gol. La sostituzione dell’esterno Gerbo (ammonito) con Mustacchio ordinaria staffetta da più giornate. Spazio anche per Gomelt al posto di Benali, e di Jankvic in sostituzione di Crociata. Sul triplo svantaggio Dionisi manda in campo il centrocampista Caligara per rilevare il difensore Marino. Anche in questo caso è sempre il Crotone a fare gioco e creare occasioni da gol. La rete del Venezia arriva proprio per merito di Caligara al minuto ottantadue con un perfetto tiro da fuori area che non lascia scampo a Cordaz. L’1 a 3 rinvigorisce i locali che si affacciano più soventi nei dell’area pitagorica, ma ormai il risultato è segnato ed il Crotone si porta a casa un altro prezioso successo in chiave promozione. L’elemento dominante delle ultime partite è, anche, l’assenza dei tifosi all’interno degli stadi. Negli annali del calcio è capitato in occasione di qualche incontro chiudere alcuni settori o l’intero stadio per punire l’intemperanza dei tifosi, ma giocare più turni e di seguito senza la presenza del pubblico, come sta avvenendo in questo periodo, era inimmaginabile. La colpa è del Coronavirus che non ammette la vicinanza tra soggetti contagiati e sani per evitare il dilagarsi dell’epidemia. Quindi tutti a casa davanti alla Tv per assistere alla partita che interessa. Sarà così fino al tre di aprile, salvo il prolungarsi del divieto. Il Crotone aveva già sperimentato in quel di Chiavari contro l’Entella il dover giocare a porte chiuse e non è stato un bel vedere. Contro il Venezia sul terreno dello stadio “Luigi Penzo” un altro incontro senza pubblico che non ha condizionato la prestazione dei protagonisti, stando a ciò che si è visto sul terreno. “Contro il Venezia si mette fine al trittico di partite ravvicinate e occorre dare continuità ai risultati positivi. Rispettiamo molto il Venezia per il buon calcio che esprime – aveva dichiarato alla vigilia Stroppa – noi, però, dobbiamo mettere in evidenza qualcosa di straordinario come ci impone l’alta classifica”. Consegne del tecnico rispettate nel corso dell’incontro e contro il Venezia, in zona play-out (un solo punto nelle ultime tre giornate) è arrivato il quarto successo consecutivo (sesto in trasferta dall’inizio della stagione) a conferma dell’alta classifica. La sostituzione di qualche “pedina” nella formazione iniziale era scontata a causa del terzo turno ravvicinato. All’ultimo momento si è aggiunta l’assenza di Armenteros rimasto in albergo per una gastroenterite. Al suo posto Messias in coppia con Simy in attacco. Altro cambio, ma per motivo tecnico, Gerbo fin dall’inizio al posto di Mazzotta. Dionisi, tecnico dei veneti, ha dovuto rinunciare per squalifica al difensore Riccardi sostituito da Molinaro. Fuori anche il mediano Lollo per fare posto a Marino. Dentro il centrocampista Firenze (ex Crotone) al posto di Vacca e l’attaccante Capello in sostituzione di Monachello. Sabato prossimo pitagorici all’Ezio Scida contro il Chievo alle ore 18,00 a porte chiuse. Venezia in quel di Pordenone con la mente alla bassa classifica. Bisogna accumulare più punti possibili nelle prossime immediate giornate. Il coronavirus potrebbe non rallentare l’effetto epidemico e il verificarsi dello stop del campionato potrebbe essere una certezza. La classifica al momento dello stop potrebbe determinare le promozioni; play-off; play-out; retrocessioni.