On. Flora Sculco: Basta scippi a Crotone per quanto riguarda la sede della Sovrintendenza di Catanzaro e Crotone
La Calabria è definita, anche dai non calabresi, terra ricca di enorme potenzialità, specie dal versante archeologico. Ogni città e comunità potrebbe allestire un museo per valorizzare le proprie risorse. Ma anziché impegnarsi istituzionalmente perché ciò avvenga, si assiste ad un inutile campanilismo oggetto di concorrenza per togliere ad altri quello che già possiedono o potrebbero possedere. In Calabria accade sempre così: la tua morte è la mia vita. Il decreto del 2 dicembre 2019 che assegna a Crotone la sede della Sovrintendenza di Catanzaro e Crotone sta agitando oltre ogni livello il Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e l’intera sua Giunta, perché sia la loro città, e non quella di Pitagora, la sede della Sovrintendenza. Tanto rumore quotidiano da parte del Sindaco e della Giunta catanzarese da costringere la Consigliera regionale Flora Sculco a rivolgersi direttamente al ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, per evitare il consumarsi di uno scippo ai danni di Crotone. “Questa mattina ho inviato una lettera al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, – scrive la Sculco -per assicurarmi che niente e nessuno possa modificare il decreto del 2 dicembre 2019 che assegna alla nostra città la sede della Sovrintendenza di Catanzaro e Crotone. Non comprendo, cosa che ho sottolineato al ministro, perché il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e la sua maggioranza stiano sollevando questo polverone su una decisione che appare a tutti “naturale”, perché è naturale che la sovrintendenza abbia la sua sede proprio nella realtà che più di altre può vantare un patrimonio archeologico, storico e culturale che il mondo ci invidia. Crotone, la città dei tre millenni, con il parco archeologico di Capocolonna, i due musei archeologici, la fortezza di Carlo V, il suo centro storico ricco di palazzi nobiliari e di antiche chiese, merita di avere un’attenzione particolare, soprattutto dopo l’approvazione del progetto “Antica Kroton” che ha l’obiettivo di realizzare un parco archeologico urbano che non avrebbe uguali in Calabria e nel meridione d’Italia, ed in una cornice provinciale nella quale si segnalano delle vere e proprie eccellenze dal punto di vista storico, artistico e culturale che vanno dai recenti ritrovamenti di Melissa, a Santa Severina, Acerenthia, l’antica Krimisa, oggi Cirò Marina, l’antica Petelia, ora Strongoli, senza dimenticare la fortezza di Le Castella. Tutto questo dovrebbe essere un vanto ed una ricchezza non solo per la città di Pitagora ma anche per tutta l’area centrale della Calabria, un’area che dovrebbe finalmente iniziare a fare sistema e non ad innalzare inutili campanilismi che, troppo spesso, hanno avuto il sapore della classica e improduttiva “guerra tra poveri”. Ho chiesto all’on. Franceschini un appuntamento non solo per parlare della sede della Sovrintendenza di Catanzaro e Crotone, ma anche per affrontare con lui altre spinose tematiche a partire proprio dal progetto “Antica Kroton” che sta registrando troppi ritardi, soprattutto da parte della Sovrintendenza, che rischiano di far perdere il finanziamento. Ho chiesto al ministro Franceschini di discutere anche della bonifica del Castello di Carlo V, progetto che sembra ancora fermo al palo, della riapertura definitiva del Castello di Le Castella, la cui chiusura sta generando troppi danni all’economia locale, della vicenda stadio Ezio Scida, su cui registriamo un inaccettabile accanimento degli uffici regionali del ministero, nonostante i pronunciamenti della magistratura competente.Vorrei far comprendere al ministro che questa nostra città ad oggi ha registrato da parte del suo dicastero solo disinteresse o avversità, di certo non ha mai avuto l’attenzione che la storia di Crotone e il suo immenso patrimonio archeologico meriterebbero”.