Intervista ai RuLi-ka, vi presentiamo “Tutto può cambiare”

Dal 24 gennaio è in rotazione radiofonica “Preghiera dal fuoco”, il nuovo singolo dei RuLi-Ka. La band sarda ha da poco pubblicato l’album d’esordio dal titolo “Tutto può cambiare”, un disco che racconta di speranze, sacrifici, cadute, delusioni, rinascite e traguardi. Colonna portante sono i quattro elementi presenti in natura Acqua, Terra, Fuoco e Vento, attorno ai quali gira la vita stessa e quindi fondamentali per la nostra esistenza. Sono il filo conduttore che lega tutti i brani tra loro, non solo per i testi ma anche per le sonorità.     RuLi-Ka. Da dove nasce il vostro nome? Nella scelta del nome abbiamo voluto lasciare un pezzetto del nostro passato e così Ru e Li non sono altro che le prime lettere che compongono le due parole del nostro precedente progetto, Ruota Libera. Il Ka finale è stato preso in prestito dal glossario de “La Torre Nera” di Stephen King e sta a significare il destino che ci ha fatto incontrare. Suonate insieme da tanto? Come vi siete conosciuti? Bella domanda. Sono stati tutti incontri nati dall’esigenza di far musica. Abbiamo frequentato l’ambiente musicale cagliaritano e un pezzo alla volta, tra vecchi progetti e collaborazioni saltuarie, siamo arrivati a fissare quest’ultima formazione. “Tutto può cambiare” è il vostro nuovo album. Vi va di parlarcene? Certo! Si tratta di un album che, come si può intuire dal titolo, racconta l’esperienza del cambiamento. La forza del cambiamento in natura, per esempio, con le quattro canzoni-preghiere che evocano i quattro elementi. Oppure il cambiamento interiore, di uno stato d’animo o la voglia di cambiare e ambire a qualcosa di più, il non accontentarsi mai e aprire il cassetto dei sogni, come ci insegna Charlie Brown.

È sempre una domanda un po’ difficile ma c’è un brano al quale siete più legati ed eventualmente perché? Credo che il brano che in questo momento meriti un po’ più di riconoscenza da parte nostra sia “Charlie Brown”. È stato il brano Pilota del disco senza il quale, lo stesso progetto RuLi-Ka, non sarebbe mai partito. L’incisione di questo e la realizzazione del video subito dopo, sono stati un esperimento gentilmente finanziato, da colei che poi è diventata a tutti gli effetti la nostra produttrice, Rossana Anni.

Cosa ne pensate della scena musicale e dove vi collocate? La scena musicale contemporanea, possiamo dire, sia quantomeno variegata. Esiste sicuramente ancora tanta bella musica che, probabilmente, non riesce a occupare gli spazi che meriterebbe. Non siamo perfettamente in grado di dare una vera e propria collocazione al progetto RuLi-Ka, in quanto ciascuno di noi ha contribuito alla realizzazione dell’album, portando le proprie esperienze e il proprio passato. Il risultato viene dunque rappresentato dalla nascita di un disco alquanto eterogeneo dal punto di vista stilistico.

Quanto offre la vostra città a chi fa musica? Cagliari, ha ancora tanto da offrire dal punto di vista culturale. Per quanto riguarda la musica ci sono diverse realtà interessanti, relativamente ad eventi di medio-grande portata. Forse manca un po’ la volontà di scoprire e conoscere, da parte degli organizzatori, e perché no, investire.

Progetti futuri? Per il futuro abbiamo sicuramente l’intenzione di organizzare un’ulteriore presentazione del disco nel Nord Sardegna. Stiamo nuovamente lavorando in sala alla preparazione di un live con l’innesto di ulteriori brani inediti, oltre a quelli del disco.