Ti nascondi dentro un mare

Ti nascondi dentro un mare A Vincenzo Calafiore! Carissimo amico, quanto tu faccia per essere invisibile tanto sei presente nella mia vita, e te ne sono grato, te ne sarò grato fino alla fine dei miei giorni. Sei quell’amico che tutti vorrebbero avere, perché non hai bisogno di tante parole, tu parli con gli occhi, coi tuoi scritti ci insegni anche cose che si sono assopite o che abbiamo dimenticate. Sei una persona di onore e di grande orgoglio, per questo ti ammiro, per questo ti seguo ovunque tu vada; un giorno mi hai detto queste parole, ed eravamo in riva al mare a passeggiare. <> beh… queste parole tue non le ho mai dimenticate e oggi sono un medico che cura gratis i suoi pazienti, nelle periferie dimenticate, lontane da ogni cosa. Grazie a te , ai tuoi insegnamenti, ai tuoi consigli. Non mi sono fatto una famiglia, perché tu mi dicesti quel giorno che per vivere fino in fondo il proprio sogno bisogna essere liberi! E io sono libero ma nel contempo padre di tanti bambini e sposo di tante donne di cui ho ancora cura nel mondo. Da sette anni vivo a Maranhão praticamente in un ospedale, sono otto anni che non ci vediamo, e dovrei fare ritorno nella primavera del 2021 e spero incontrarti nella nostra amata “ Chianalea “ dove spesso ci siamo incontrati e seduti su quegli scogli parlammo di futuro. Ho una domanda da farti mio Caro Amico: Perché ti nascondi dentro un mare grande, immenso per i tuoi occhi, immenso per la tua anima. Perché ti nascondi Enzo? Perché vivi sempre cogliendo l’attimo, ma come fai ? Ti rialzi da solo quando cadi, quando ti buttano a terra? Lo fai come sempre? Tu ancora ti rialzi quando cadi, io mi sono ormai arreso, non ci provo più nemmeno. Perché vedi, se qui provi a volare ti tagliano le ali e ti obbligano a rimanere incollato a un telefono o a un televisori sdraiato su un comodo divano o sprofondato in una poltrona, senza un sogno, senza sogni tra le mani. Ma tu come fai a resistere, come fai a rimanere distaccato da questo inferno dorato? Qual è il tuo segreto? Leggo sempre quello che scrivi, mi tiene compagnia e so, anzi sento che tu scrivi da dio, ma perché non hai un Editore? Ci hanno fatto credere alle religioni, ci hanno dato un Dio che sapesse anche cantare,capace di riempire stadi, teatri, le prime pagine dei giornali, è l’immagine delle copertine, è quel dio che fa credere in lui, lui che fa sognare i suoi sogni, e non i nostri. Qui non c’è quel dio c’è Dio! So che tu non credi a questi dei, ai falsi miti e credi in chi ti sta affianco, nelle persone che ami o che ti amano senza spiegazioni. Ma dimmi quanti ti hanno deluso e tradito? Mi hai insegnato che la vita è quella che fai, che hai, e non è quella degli altri o di chi vorrebbe importi, ed è vero, Dio Santo se è vero. Sono un po’ invecchiato, ho avuto non pochi problemi di salute, ma di questi ne parlerò con te a Chianalea o sul nostro lungomare gustando un cono gelato. Ora ti saluto e ti abbraccio forte, forte, – lupu – ( perché vivi come un lupo sempre da solo) ti voglio bene ciao a presto. Giandomenico o Lillo come tu mi chiami