Arcidosso. Sfrecciare a mille sul web

Navigare su internet da casa come in città, pur vivendo in piccoli paesi o in borghi isolati, in montagna oppure in aperta campagna. Anzi, più velocemente a volte che nelle stesse città: fino a mille megabit al secondo. La possibilità arriva grazie all’intervento della Regione e i fondi europei e i lavori per portare la fibra ottica ovunque sono iniziati adesso anche ad Arcidosso sull’Amiata, in provincia di Grosseto. Tempo undici mesi e i cittadini potranno anche lì sfrecciare sulla rete: ad Arcidosso paese e a Bagnoli, ad Aiole, Serra, Case Panardi, Corniolo, Cappuccini e Capuccini Palazzina, San Lorenzo, Fornaci, Pino, Zancona, Le Macchie, Rondelli, Pianperugini e Salaiola. Quasi trentanove chilometri di fibra da posare – ma sfruttando per ventisette cavidotti e infrastrutture che già esistono, senza dunque scavare altre trincee o passare nuove canaline -, 3779 unità che saranno cablate (per le case più isolate, 292, utilizzando ponti radio) e 124 aziende. Un cambio di passo, che consentirà di vivere meglio ed essere più attrattivi e competitivi. All’inaugurazione del cantiere, insieme al sindaco Jacopo Marini, c’era l’assessore all’innovazione regionale Vittorio Bugli, il manager per la provincia di Grosseto di Open Fiber, che ha vinto il bando per tutta la Toscana, e il consigliere regionale Leonardo Marras. “La fibra ottica che stiamo posando è l’infrastruttura più importante che stiamo realizzando, perché raggiungerà tutta la Toscana – spiega Bugli – Un investimento dove i territori più piccoli e meno popolati hanno la stessa dignità di quelli grandi”. “La Toscana – aggiunge – è una delle Regioni più avanti in questo processo, se non la prima in assoluto, e se continueremo a marciare veloci senza perdere questo vantaggio vorrà dire essere più concorrenziali e attrattivi rispetto ad altre regioni dove la fibra ottica arrivi magari uno o due anni più tardi”. “Significa – conclude – per le aziende essere più competitive e per la famiglie poter usufruire di servizi migliori. Si tratta infine di una carta importante anche per contrastare lo spopolamento delle aree interne, dove si vive in fondo meglio e dove, con un ottimo collegamento ad internet, si possono svolgere, senza spostarsi, tanti lavori”. L’intervento finanziato dalla Regione Toscana riguarda le aree bianche, ovvero i territori dove i gestori, per la presenza magari di troppi pochi abitanti od attività economiche, hanno deciso e comunicato di non voler investire. Solo in questo caso la Regione può intervenire, senza violare le norme europee sulla concorrenza. In Toscana sono 268 i comuni coinvolti: praticamente tutti, pure i più grandi, anche se solo magari in quel caso per qualche borgo o gruppo di case sparse. La rete stesa rimarrà di proprietà pubblica e sarà affidata in concessione per venti anni a Open Fiber, la quale offrirà l’accesso a tutti gli operatori interessati, visto che la società opera nel solo mercato all’ingrosso. Cittadini e imprese dovranno dunque contattare i gestori presenti sul loro territorio per attivare la linea. “Siamo a buon punto – traccia un bilancio l’assessore – Entro il 2021 l’intervento dovrebbe essere completato per tutto il territorio regionale. Nei prossimi giorni si svolgerà la conferenza di servizi per l’ultimo gruppo di comuni interessati”. “Quando abbiamo iniziato a ragionarci, oltre un anno fa – riepiloga -, avevamo stimato in 784 mila i toscani che potenzialmente avrebbe potuto beneficiare di un simile intervento – racconta Bugli – . Abbiamo investito 80 milioni su un’infrastruttura che ne vale 200, la più grande e diffusa che oggi abbiamo”. Solo per Arcidosso il valore dell’intervento è di 1 milione e 156 mila euro.