Zingaretti pronto a sciogliere il Pd: sarà fusione con i grillini?
I grillini stanno lentamente scomparendo. Quel che rimane del Movimento di Grillo sta virando a sinistra. In difficoltà anche il Partito democratico. Una possibile fusione tra i due alleati di Governo ad oggi non è all’ordine del giorno ma potrebbe esserlo in futuro. “Vinciamo in Emilia-Romagna”, dove “il Pd sta facendo la campagna elettorale per Bonaccini in splendida solitudine” senza l’appoggio di Iv e M5s, “e poi cambio tutto: sciolgo il Pd e lancio il nuovo partito”. Sono state le parole del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, spiegando che “in questi mesi la domanda di politica è cresciuta, non diminuita. E noi dobbiamo aprirci e cambiare per raccoglierla”. “Non penso a un nuovo partito – ha spiegato a La Repubblica -, ma a un partito nuovo, un partito che fa contare le persone ed è organizzato in ogni angolo del Paese”. “Dobbiamo aprirci ai movimenti che stanno riempiendo le piazze”. “La nuova legge elettorale ci indica una sfida: dobbiamo costruire il soggetto politico dell’alternativa, convocando un congresso con una proposta politica e organizzativa di radicale innovazione e apertura. Dobbiamo rivolgerci però alle persone, e non alla politica organizzata”, ha quindi sottolineato Zingaretti. “Dobbiamo aprirci alla società e ai movimenti che stanno riempiendo le piazze in queste settimane. Non voglio lanciare un’opa sulle sardine, rispetto la loro autonomia: ma voglio offrire un approdo a chi non ce l’ha”. “Questo salto di qualità lo può fare solo il nostro partito”, ha proseguito il segretario Pd. “Il Pd è salvo, oggi non è più il partito debole, isolato e sconfitto del 4 marzo 2018. Abbiamo retto l’urto di due scissioni, e oggi i sondaggi ci danno al 20%. Siamo il secondo partito italiano, e siamo l’unico partito nazionale dell’alleanza, l’unico che si presenta ovunque alle elezioni, l’unico sul quale si può cementare il pilastro della resistenza alle destre”.