Caso Gregoretti. I renziani pronti a salvare Matteo Salvini

E se il “vecchio nemico” diventasse un nuovo amico? Concedere l’autorizzazione procedere per Matteo Salvini indagato per il caso Gregoretti? “Dal punto di vista giudiziario i nostri colleghi in giunta per le autorizzazioni leggeranno le carte e valuteranno nel merito cosa fare”. Così si esprime Davide Faraone, esponente di Italia Viva. I renziani quindi lasciano in sospeso riguardo al processo contro il leader della Lega. I numeri necessari per l’autorizzazione a procedere tornano in bilico. Se infatti i renziani diranno no, Matteo Salvini potrebbe essere “salvato” dalla giunta per le autorizzazioni a procedere. “Non siamo giustizialisti e non siamo abituati ad utilizzare temi giudiziari per trarre benefici nella lotta politica” aggiunge Faraone . Sulla stessa linea anche il deputato Marco Di Maio: leggere le carte e solo dopo decidere. La giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato dovrebbe votare sul caso della Gregoretti (nave della Marina italiana con 131 migranti a bordo alla quale, nel luglio scorso, fu impedito lo sbarco per cinque giorni) il 9 o 10 gennaio. I numeri sono molto stretti. Contro Salvini dovrebbero votare l’unica esponente del Pd (Anna Rossomando), 6 grillini, l’ex presidente del Senato Pietro Grasso e l’ex M5S Gregorio De Falco più i tre di Italia Viva. Totale 12 voti. Sul fronte opposto sono schierati Lega (5), Forza Italia (4), Fratelli d’Italia (1, il presidente della giunta Maurizio Gasparri) ai quali potrebbe aggiungersi l’esponente sudtirolese Durnwalder. Farebbero 11. A questo punto se i renziani dovessero farsi da parte, il verdetto verrebbe ribaltato e la giunta non potrebbe dare il via libera al processo contro Salvini.