Renzi si dissocia sul Dl Fisco: si apre una nuova crepa nel Governo Conte

Alla fine il dl fisco incassa il disco verde della commissione Finanze della Camera. Infatti i deputati hanno votato il mandato al relatore. Il testo, in prima lettura a Montecitorio, è atteso in Aula per la discussione generale già stasera ma non si esclude che l’avvio dell’esame da parte dell’Assemblea possa slittare a domani. C’è stato il via libera della commissione Finanze della Camera alle norme sul carcere agli evasori ma la maggioranza si spacca con Italia Viva di Matteo Renzi che ha votato no. “Iv resta sempre contrario, votiamo no” dichiara il deputato Mauro Del Barba. Ok agli emendamenti dei relatori e del governo al dl fisco. Rimane l’innalzamento complessivo delle pene ma sarà meno consistente per i reati minori. Lega, FdI e FI abbandonano i lavori in commissione Finanze alla Camera sul decreto fisco poco prima del voto all’emendamento del governo sul carcere agli evasori. La protesta riguarda anche, spiega Massimo Bitonci (Lega), riguarda anche le norme sugli appalti. “La decisione di rinviare l’applicazione della spazzacorrotti per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni è un clamoroso errore che la commissione ha fatto nottetempo col voto favorevole di M5S, Pd e Leu e il voto contrario di Italia Viva”. Lo scrive su Twitter il deputato di Iv Luigi Marattin, con riferimento ai lavori in commissione alla Camera sul decreto fiscale. Anche i partiti di opposizione hanno votato contro l’emendamento al dl fisco. “Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le loro fondazioni”. Lo scrive su Twitter il leader di Iva Matteo Renzi, commentando l’approvazione in commissione alla Camera, con il voto di M5S, Pd e Leu, di un emendamento per rinviare l’equiparazione delle norme sulle fondazioni a quelle sui partiti. Nel frattempo l’Iva passa dal 22% al 5% per gli assorbenti compostabili o lavabili. E’ quanto prevede un emendamento al dl Fisco approvato dalla commissione finanze della Camera. La commissione ha approvato anche un emendamento che rinvia al 6 marzo le multe per chi non si adegua alle nuove norme sui seggiolini auto per i bambini e fa salire da uno a 5 milioni gli stanziamenti previsti nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta. Approvato poi un emendamento che riscrive il calendario fiscale, con la scadenza del 730 che passa dal 23 luglio al 30 settembre. Cresce anche la platea dei contribuenti che possono usare il 730. Oltre ai dipendenti e ai pensionati, possono presentarlo anche i titolari di redditi assimilati a quello di lavoro dipendente e i titolari di redditi di lavoro autonomo occasionale.