Con il contatore ambientale Milano vince premio sviluppo sostenibile 2019

Milano ha ricevuto il Premio Sviluppo Sostenibile 2019, categoria Green City Network, per l’introduzione del Contatore Ambientale. Il Premio Sviluppo Sostenibile è stato istituito 11 anni fa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Italian Exhibition Group e ha il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e, inoltre, gli è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. Quest’anno, per la prima volta, oltre alle imprese, sono state premiate le città italiane. Il Contatore Ambientale, recita la motivazione, è uno strumento di facile comprensione per conoscere i vantaggi di una buona raccolta differenziata e del riciclo e misurane la resa in modo immediato. Promosso da Comune, Amat, Conai, A2A Ambiente e Amsa ha calcolato per la prima volta, per esempio, che nel 2018 sono state risparmiate 350mila tonnellate di Co2, tre milioni di metri cubi di acqua e duemila megawatt di energia elettrica. Lo stesso quantitativo consente un recupero equivalente di ri-prodotti: 14 milioni di felpe, 114 milioni di nuove bottiglie, tre milioni di chiavi inglesi, 419 milioni di scatole per scarpe, 224 mila panchine, 123 mila armadi e 209 mila caffettiere moka. Il Contatore Ambientale è uno strumento che, grazie a una metodologia messa a punto durante Expo 2015, riesce a quantificare i benefici ambientali della raccolta differenziata che a Milano ha raggiunto il 65% sul totale dei rifiuti, e di tutte le attività di riciclo e recupero dei rifiuti. Il nuovo modello di misurazione si basa sul metodo scientifico del Life Cycle Assessment per la valutazione degli impatti ambientali attraverso l’identificazione dei consumi energetici e dei materiali, dei mezzi e delle apparecchiature usate, e conseguentemente delle emissioni rilasciate in atmosfera. Milano vince anche grazie al complesso di attività messe in campo a favore della sostenibilità: l’introduzione della low emission zone, Area B, per la limitazione progressiva della circolazione dei veicoli inquinanti; il trasporto pubblico 100% elettrico al 2030 e lo sviluppo dei sistemi di sharing; il recupero del cibo ancora commestibile; la campagna “Plastic Free”; gli interventi per la rigenerazione degli spazi urbani e per la riduzione dell’impronta di carbonio e l’aumento della capacità di adattamento agli eventi legati al cambiamento climatico.