CIA Area Due Mari ha una donna alla guida del patronato Inac

Taranto. L’Area Due Mari di Taranto e Brindisi ha un nuovo direttore provinciale INAC, su proposta della Giunta CIA Due Mari e del Comitato provinciale INAC. «Siamo felici di questa scelta – ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale CIA Puglia – Milena Paradiso è una risorsa, anche se già dal 1990 circa 30 anni è stata dipendente del sistema CIA». «Prima di questa nuova nomina, per 20 anni è stata alla guida dell’Inac ufficio zona di Castellaneta, in provincia di Taranto – ha aggiunto Mino Ceci, Direttore INAC Puglia. «Il suo sarà un compito delicato e importante, poiché è stata chiamata a proseguire l’attività di Mario Spinosa, al quale va il nostro ringraziamento per il lavoro sin qui svolto – ha dichiarato Mino Ceci, Direttore INAC Puglia.

«Milena è il volto dell’innovazione nel sistema CIA, dove le donne si conquistano sempre più spazio con merito e capacità – ha detto Pietro De Padova, Presidente CIA Due Mari.   «Milena Paradiso è una delle valide professionalità che abbiamo in CIA – ha dichiarato il Direttore CIA Area Due Mari, Vito Rubino – Lei proviene dalla sede di Castellaneta, una delle più importanti di CIA Puglia, dove l’attività e il contatto quotidiano con i servizi alle persone ha consentito a Milena di acquisire un notevole bagaglio di esperienza sul campo. Un augurio di buon lavoro è quello formulato dal comitato INAC e dalla Giunta CIA Area Due Mari. Inac è il Patronato promosso dalla Cia Agricoltori Italiani che, da oltre 40 anni, svolge un servizio di pubblica utilità, fornendo consulenza, assistenza e tutela, in sede amministrativa e giudiziaria, per il riconoscimento dei diritti previdenziali, sociali e sanitari dei lavoratori dipendenti e autonomi e in generale dei cittadini italiani e stranieri. I servizi dell’Inac, così come previsto dalla legge, sono gratuiti per i cittadini. Il Patronato Inac esercita l’attività di informazione, di assistenza e di tutela, anche con poteri di rappresentanza, a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei pensionati, dei singoli cittadini italiani e stranieri presenti nel territorio dello Stato, per il conseguimento in Italia e all’estero delle prestazioni di qualsiasi genere in materia di sicurezza sociale, di immigrazione e emigrazione.