I grillini fanno scappare Arcelor Mittal: ora l’Ilva rischia grosso

Capolavoro grillino! Arcelor Mittal restituisce l’Ilva allo Stato. Am InvestCo Italy, la holding italiana del gruppo francese, ha notificato ai commissari straordinari dell’Ilva la volontà di rescindere l’accordo per l’affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate acquisite, secondo l’accordo chiuso il 31 ottobre. Lo si legge in un comunicato della multinazionale dell’acciaio. Il mercato che non va, con perdite di quasi 2 milioni al giorno. Ma soprattutto l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) che potrebbe essere rivista. E l’immunità penale su cui non è ancora stata fatta chiarezza. Sarebbero queste le motivazioni alla base della decisione di ArcelorMittal di lasciare l’Ilva di Taranto. Ad oggi il contratto di Arcelor Mittal è di semplice “affitto”, da trasformare in acquisizione effettiva nel 2020, dopo l’accordo siglato 12 mesi fa, a novembre 2018. Secondo quanto si apprende da diverse, già stamani, si era diffusa l’indiscrezione secondo la quale la multinazionale sarebbe stata in procinto di inviare due lettere, una all’amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti, e l’altra ai sindacati, manifestando, appunto, questo suo intendimento. I vertici di Arcelor Mittal, con il nuovo ad, Lucia Morselli, hanno incontrato i ministri Stefano Patuanelli (Mise) e Giuseppe Provenzano (Mezzogiorno) affermando come la crisi del mercato dell’acciaio renda difficile il mantenimento degli impegni sia contrattuali che occupazionali assunti. Arcelor Mittal si era impegnata a fare investimenti ambientali per 1,1 miliardi, industriali per 1,2 miliardi e a pagare l’azienda, una volta concluso il periodo di affitto, 1,8 miliardi di euro, da cui detrarre però i canoni già versati. Gli occupati sono 10.700 di gruppo di cui 8.200 a Taranto, dove, attualmente, sono in cassa integrazione ordinaria per 13 settimane, dal 30 settembre, 1.276 dipendenti per crisi di mercato. In attesa di completare gli interventi di risanamento prescritti dall’Aia, ArcelorMittal è autorizzata a produrre a Taranto 6 milioni di tonnellate di acciaio ma, per la crisi e altre vicende congiunturali, quest’anno ne produrrà solo 4,5 milioni.