Matteo Salvini pronto a conquistare anche l’Umbria

Un’altra roccaforte rossa sta per cadere domenica 27 ottobre. Infatti Matteo Salvini è il favorito nel voto umbro in programma domenica dalle 7 sino alle 23. Saranno oltre 700 mila gli elettori aventi diritto a votare per l’elezione del nuovo governatore e per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ci sono in campo 8 aspiranti Governatore, mentre le liste sono 19. Ma sarà una sfida a due tra Donatella Tesei (che correrà per il centrodestra salviniano) e Vincenzo Bianconi, espressione dell’alleanza grillo dem. Funzionerà il patto Conte – Zingaretti? Gli aventi diritto al voto dovranno recarsi presso il seggio di appartenenza muniti della propria tessera elettorale e di un documento di riconoscimento valido. Chi non ha la tessera oppure l’ha smarrita, può richiederla presso l’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza. L’elettore può esprimere il proprio voto in tre modi: 1) tracciando un segno sul nome del candidato governatore. La preferenza in questo caso viene estesa anche alla lista o alla coalizione a esso collegata. 2) votando una lista senza mettere altri segni: il voto andrà sia al partito scelto che al candidato presidente collegato. 3) barrando sia il rettangolo del candidato presidente che una lista collegata a questo. Per le regionali non esiste il voto disgiunto (cioè non si può votare un candidato presidente di una coalizione e un partito-lista di un’altra coalizione).  In Umbria per le elezioni regionali del 27 ottobre è in vigore una legge elettorale introdotta nel gennaio 2010, che è stata poi modificata nel febbraio 2015. Viene eletto nuovo governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. A differenza delle elezioni amministrative, non è previsto un ballottaggio. L’Assemblea legislativa si compone di 20 consiglieri regionali più il Presidente della Giunta regionale. I seggi vengono assegnati in maniera proporzionale in base all’unica circoscrizione in cui viene divisa la regione. Per legge, chi vince le elezioni deve comunque avere almeno il 60% dei seggi in Consiglio regionale. Se questa soglia non viene raggiunta, vengono assegnati 12 seggi alla coalizione vincente con i restanti 8 seggi che saranno assegnati in maniera proporzionale alle liste che hanno superato la soglia di sbarramento del 2,5%, con un seggio che è riservato al secondo candidato governatore più votato.