Ti sei chiesta mai

“ …. e speri in cuor tuo che si fermi, che resti lì, in quel filo di vita fra orizzonte e mare, dove i tuoi occhi cadono sempre. Noi siamo lì, in quel tratto di vita agli occhi estranei, segnati dalle lunghe assenze, opachi di solitudine. Rimane una preghiera intima e preziosa scandita dall’unico tempo di un verbo arcano, che sa di magiche atmosfere: io t’amo ! “ Vincenzo Calafiore ( Chissà quanti si trovano in questa ipotetica situazione) La “ Pegasus “ barcheggia all’ormeggio in una sospensione di tempo non tempo, è si vorrebbe andar via lontano da ogni cosa, ma si rimane in un’attesa che scompagina e arruffa pensieri ai bordi d’una esistenza macerata dal disgusto e dal dissenso di questo immane catino di tante cose diverse messe assieme. E c’è l’esigenza di rimanerne fuori, distante il più possibile da questo. Guardo fuori da un oblò e c’è guerra ovunque, un orrido in cui cadono uomini che hanno solo voglia di usare armi e violenza. Il mio pensiero corre lontano,si ricongiunge in un punto ben preciso di uno spazio distante da ogni ovunque, ed è un – altrove – che solo noi abbiamo potuto conoscere, che conosciamo, che era nostro. Sono come i vetri d’una finestra perlati dalla prima pioggia di questo autunno, nei riflessi di colori che donano poesia, e quella sottile tristezza che immancabilmente porta seco intime tristezze, immaginazioni sempre più vive sempre più distanti, sempre più verso la fine. Ti sei chiesta mai quale senso dare alla vita? Vita che non finisce mai, perché la vita stessa è un sogno e i sogni non hanno mai fine; ma questo lo dicevano anche le nostre mani, quando passeggiando su una riva pensavamo a un futuro che sapeva di continuità. Lo sapevamo e ne eravamo convinti: l’amore è quel vento improvviso del deserto che alzandosi copre ogni cosa, acceca …. Ma sapevamo anche che quando c’è l’amore tutto è luce e quando se ne va tutto è freddo, arido, lontano dalla vita. Ti sei chiesta mai cosa rimane? Te ne sei andata via, piano piano, lasciando poche impronte di te, come a voler essere dimenticata, ma non è così, perché quello che è stato non va mai via dalla nostra vita è un tormento che rimane, è un sogno che rinverdisce e rifiorisce ad ogni stagione dei sogni, è un cielo a cui gli occhi vanno ogni momento del giorno. Se tu sapessi cosa sei ora, se tu sapessi che significato sei, nelle quotidiane parvenze, nelle sottili attese di un cenno che non arriva, che non c’è, che manca. C’è che se chiudo gli occhi si presenta il tuo viso, quello che le mie mani stringevano per rubare un bacio, ancora limpido e presente. C’è che se mi guardi negli occhi, ti ci troverai tutta!!!! Così l’amore come prende, toglie, e lascia dolore, confonde e lascia tristezza. L’amore ci fa fare follie, riempie gli occhi e li fa brillare al buio, un po’ come te, quel calore che non scalda più, quella forza che non c’è più, quel sorriso che sparisce.