Una lunga serata al Museo Castromediano di Lecce

Hanno contrassegnato l’identità degli spazi espositivi del Museo Castromediano dopo la riapertura dello scorso giugno, in seguito ai restauri che hanno riportato alla luce la forza minimalista dell’architettura di Franco Minissi, il museografo che li ha ripensati in chiave contemporanea negli anni Settanta. Adesso, dopo quasi due mesi, sono pronti a lasciare spazio al riallestimento della collezione archeologica del Museo Castromediano, che partirà dal giorno seguente: sono due opere paradigmatiche della contemporaneità – scelte dalla direzione del Polo biblio-museale di Lecce per evidenziare il claim del nuovo corso del museo: “L’antico è contemporaneo” –, iCinque bachi da setola e un bozzolodi Pino Pascali, recentemente acquisiti dalla Regione Puglia per la Fondazione Pascali di Polignano a mare, eThe Human Tools, l’avvolgente installazione multimediale di Nico Angiuli, dedicata agli sfaccettati temi della robotizzazione, che il museo ha co-prodotto con la Fondazione Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto nell’ambito del bando Italian Council del Ministero dei beni culturali. Entrambe le opere, insieme alla Colonnina messapica di Patù della Collezione archeologica e al murales di Chekos’ Art dedicato al Castromediano, hanno accompagnato i primi mesi di vita del rinnovato museo, concepito come dispositivo e non solo contenitore, laboratorio di urbanità, cantiere di co-progettazione culturale per la rigenerazione urbana, palestra dello sguardo, piattaforma di cittadinanza educativa. Per raccontare tutto questo ci sarà Carlo Infante, changemaker ed esperto di performing media, per condurre un set di brainstorming che coinvolgerà stakeholder e spettatori in una particolare conversazione radionomade, il walkabout, facendo diventare l’azione itinerante un “pensatoio” ludico-partecipativo sulle potenzialità del nuovo museo. Al brainstorming parteciperanno Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, Luigi De Luca, direttore del polo biblio-museale di Lecce, Marco Giannotta, vicepresidente TPP, Dina Manti, Delegata cultura e turismo, Provincia di Lecce, Rosalba Branà, direttrice della Fondazione Pascali, Polignano a mare, Nico Angiuli, artista, Andrea Rollo, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Stefano Cristante, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università del Salento, e membro del comitato scientifico del museo. Per salutare i Bachiabbiamo invitato Vito Facciolla, che darà vita allo spettacolo teatrale Dettofatto – percorso a ritroso nel futuro pascaliano, azione nata in occasione della mostra Pino Pascali – Dall’immagine alla Forma, Evento Collaterale della Biennale di Venezia. “La prima volta che l’ho ‘conosciuto’ avevo quattro o cinque anni, in visita con i miei al cimitero, dove immancabilmente s’incontravano i suoi genitori che usavano trascorrere lì gran parte delle loro giornate – racconta Facciolla. Pian piano la curiosità verso questo personaggio è cresciuta sempre di più. Ricordo che nei primi anni ’90, appena arrivato a Roma, mi ritrovavo con la moto, involontariamente, a seguire le sue orme. In primis alla ricerca delle sue opere, in seguito nei luoghi da lui frequentati, piazza del Popolo, autodemolizioni alla Magliana, la casa a largo Boccea, chiedendo alle persone anziane se l’avessero conosciuto o avessero un ricordo qualunque”. Leggere l’arte contemporanea e la storia umana e creativa di Pascali attraverso una performance teatrale, consentire al pubblico di immergersi completamente, con lo sguardo e l’udito, nei Bachi da setola: sono queste le principali missioni dell’appuntamento, in linea con il nuovo corso del museo, sempre più indirizzato verso un dialogo profondo tra linguaggi e forme d’arte. A partire dal 7 settembre il museo sarà chiuso per il disallestimento delle due opere di Pascali e Angiuli; dal 18 settembre ogni martedì (9-13, per studenti) e giovedì (16-20, per il pubblico) partirà il progetto Museo in progress, che prevede la partecipazione dei visitatori nel percorso di riallestimento della sezione archeologica del museo. Sempre a partire da questa data sarà possibile visitare l’inedito Cantiere di restauro dei Polittici veneti della collezione permanente (il pubblico potrà confrontarsi personalmente con restauratori e storici dell’arte). Il progetto è realizzato dalla Regione Puglia – Assessorato all’industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali – Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio, dal Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura nell’ambito del Piano Strategico Piiil Cultura e dalla Provincia di Lecce.