Roma. Valerio Tomassini ucciso da un sessantenne: cadavere vicino ai cassonetti

Un quarantenne è stato trovato in terra, steso su un lato e nascosto tra alcuni cassonetti nel quadrante est di Roma. La vittima è Valerio Tomassini, rinvenuta non lontano dalla stazione della metro di Rebibbia, nel quartiere di Ponte Mammolo. Un passante ha notato due gambe spuntare dai rifiuti e ha subito chiamato al 112. Sul posto sono giunti i Carabinieri della compagnia Montesacro e del Nucleo di via In Selci oltre al medico legale e al magistrato di turno, Giuseppe Bianco. Per il delitto è stato sottoposto a fermo un romano di 66 anni, residente vicino al luogo dove è stato trovato Valerio. Valerio Tomassini aveva 40 anni. I giornali locali locali riferiscono che il quarantenne era molto noto in zona ed aveva problemi di tossicodipendenza. Il medico legale ha ispezionato il cadavere riscontrando su un polpaccio una ferita d’arma da taglio. E una lunga scia di sangue sulla strada che spinge i militari della compagnia di Montesacro e del Nucleo di via In Selci, a credere che l’uomo sia stato ferito altrove. Non si esclude che all’origine della morte di Valerio Tomassini ci sia stata un litigio nell’appartamento dell’uomo che è stato poi fermato dai militari. Copiose tracce di sangue rinvenute vicino al corpo e lungo la strada hanno condotto all’appartamento del pregiudicato Pasquale M., condannato per spaccio e reati affini lo scorso maggio. Proprio seguendo le tracce di sangue i militari sono arrivati all’abitazione. I militari dell’Arma dopo esser entrati nell’appartamento del sessantenne per compiere una perquisizione (anche nell’abitazione sarebbero state trovate tracce di sangue forse riconducibili alla vittima) lo hanno poi condotto nella caserma di Montesacro per ulteriori accertamenti disponendone il fermo.