Oggi Conte sale al Colle per rassegnare le dimissioni: si apre la crisi

Una crisi di Governo al momento solo annunciata ma mai ufficialmente aperta. A meno di clamorose sorprese, stasera dopo il dibattito in Senato, Giuseppe Conte salirà al Quirinale per rassegnare le dimissioni e così aprire la crisi. Il premier vuole scaricare il “traditore” Matteo Salvini. “È una questione di dignità personale e istituzionale” ha spiegato Conte. Il presidente del Consiglio nel suo discorso andrà contro la narrazione leghista di un governo paralizzato dai no grillini e lancerà il segnale al Pd. Su Conte c’è però il forte pressing di Luigi Di Maio e di una parte del Movimento, tentati ancora di riaprire con i leghisti. In particolare il politico napoletano con un governo giallorosso vedrebbe finire immediatamente la sua carriera politica. Ma le dimissioni di Conte, l’apertura formale della crisi, bloccherà i lavori parlamentari.. Il premier ha confermato già al Presidente Sergio Mattarella che oggi rimetterà il mandato. Innescando, appunto, l’apertura formale della crisi e l’avvio, ufficiale, della trattativa per il governo di legislatura insieme al Pd, 5Stelle, Leu, +Europa. Fonti grilline sostengono che “il capo del Carroccio è talmente disperato che, pur di evitare la fine del governo, potrebbe votare perfino un documento in cui lo definiamo quello che è: un traditore”. Quindi nessun voto. Conte salirà direttamente al Colle. Il premier avrebbe declinato l’incarico di commissario europeo. Il posto gli è stato offerto dagli sherpa del Pd, per provare a farlo traslocare da palazzo Chigi. “Bisogna accontentare Conte, non umiliarlo” ha spiegato Matteo Renzi. Ma il premier, che ora gioca il ruolo di nuovo leader del Movimento, non vuole premi di consolazione. “Del resto Conte è l’unica carta che possono giocare i grillini in caso di elezioni” spiegano dem. “E vogliono rafforzarlo in chiave anti-Salvini”.