Madrid. Bocciato Sanchez: nuove elezioni a novembre?

La Spagna da anni vive una fase di forte instabilità politica. Pedro Sanchez ha perso il primo voto di fiducia per formare un governo. Il leader socialista ha incassato 170 voti contrari e soli 124 a favore. Le astensioni sono state 52. Al socialista servivano almeno 176 voti su 350 totali, per essere confermato come primo ministro già da martedì, con la regola della maggioranza assoluta. Sanchez ha ottenuto però solo l’appoggio dei socialisti e del Partito regionalista di Cantabria. Oltre i 66 voti del Partito popolare, a votare contro sono stati i Popolari di Pablo Casado, i Ciudadanos di Albert Rivera e i 24 parlamentari di Vox. Contrari anche i 14 deputati repubblicani di Erc che sembrano però disposti ad astenersi il 25 luglio. A Madrid si attende il nuovo voto di giovedì quando a Sanchez basterà la maggioranza semplice del Parlamento per essere incaricato premier. L’ago della bilancia è l’accordo con Podemos. Dopo giorni di tensione i due schieramenti non hanno messo da parte la volontà di portare avanti le negoziazioni per cercare un’intesa. Secondo fonti interne ai partiti, riporta l’agenzia Reuters, la questione chiave è il ruolo che avrebbero i ministri di Podemos in questo governo. Se non riuscirà a convincere Podemos, nuove votazioni potrebbero tenersi a settembre. In caso di altri fallimenti, a novembre il Paese potrebbe tornare alle elezioni.