Importante investimento nella sanità regionale toscana

La Toscana assume 150 medici che si aggiungono al personale già in forza ai pronti soccorso. Medici generici, al massimo trentacinquenni, che per due anni si formeranno e lavoreranno nei reparti di emergenza. E’ la risposta ad un problema che interessa tutta Italia. Una di più misure e azioni carattere straordinario che la Regione ha deciso di mettere in atto per dare ossigeno a settori in grave sofferenza di organico, a partire appunto dai reparti di emergenza. C’è chi ha proposto di tamponare l’emergenza utilizzando medici in forza all’esercito, chi assumendo medici dalla Romania oppure richiamando in servizio chi era già in pensione. “In Toscana – spiega l’assessore alla salute, Stefania Saccardi – abbiamo deciso di investire sui giovani”. Non è da oggi che medici non specializzati lavorano nei reparti di emergenza, al 118 o in attività di guardia in strutture private. Accade da tempo e in tutta Italia, spiegano i responsabili dei Pronto soccorso. Accade anche per gli specializzandi. Quella toscana è però la prima esperienza organica che prevede un periodo di formazione ‘on the job’ lungo due anni. “Siamo partiti dai reparti di emergenza perché quelli più sotto pressione e l’abbiamo voluto fare subito e velocemente, a ridosso di uno dei momenti di maggior accesso che è l’estate, soprattutto nelle località turistiche – spiega l’assessore Saccardi – L’impegno successivo sarà quello di parlare con il Ministero affinché questa esperienza sia valorizzata e tenuta di conto nell’accesso ai concorsi di specializzazione”.