La Sea Watch 3 ha attraccato: arrestata Carola Rackete

Si chiude per il momento il caso Sea Watch 3. La nave della Ong tedesca infatti è approdata a Lampedusa attorno all’1.30 della notte. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha provato a bloccare le operazioni di attracco ma è rimasta schiacciata tra la nave e il molo. Il comandante Carola Rackete ha sfidato il divieto delle autorità italiane e poco prima delle tre di notte è stata prelevata dai Finanzieri che l’hanno portata in auto nei locali del comando sull’isola, dove è stata raggiunta dal suo avvocato. L’attende un processo per direttissima. È stata infatti arrestata in flagranza di reato per violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, che prevede una pena dai 3 a 10 anni di reclusione. A Carola Rackete potrebbe essere contestato anche il tentato naufragio della motovedetta della Guardia di Finanza, speronata dalla nave durante la manovra di attracco.

Esulta il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Twitter

“Comandante fuorilegge arrestata. Nave pirata sequestrata. Maxi multa alla ONG straniera. Immigrati tutti distribuiti in altri Paesi europei. Missione compiuta. #SeaWatch3». Poi attacca. “P.S. Vergogna per il silenzio del governo olandese. Tristezza per i parlamentari italiani a bordo di una nave che non ha rispettato le leggi italiane, attaccando addirittura una motovedetta delle nostre Forze dell’Ordine. Giustizia è fatta”. Il premier Giuseppe Conte da Osaka dichiara: “Da giurista, conoscendo i provvedimenti adottati, si prefiguravano responsabilità penali. Non voglio sostituirmi alla magistratura, a cui spetta applicare le leggi”. Ma “le leggi ci sono, che piaccia o non piaccia”. All’alba sono iniziate le operazioni per lo sbarco dei 40 migranti che sono scesi prima delle sei di sabato mattina per essere trasferiti nel centro di prima accoglienza. Terminato lo sbarco, la Sea Watch alle 6.30 ha mollato gli ormeggi ed è salpata abbandonando il porto di Lampedusa.