Napoli. Ultimo saluto all’attrice Loredana Simioli

Oggi alle 18 si terranno i funerali di Loredana Simioli. Le esequie saranno in forma laica e si terranno nella la sala Gemito, della Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo Archeologico Nazionale. Qui a partire dalle 17 sarà allestita la camera ardente. Loredana Simioli è morta a Napoli. Come attrice ha recitato in Reality (2012) di Matteo Garrone, premiato al Festival di Cannes, oltre che in Gorbaciof (2010), L’amore buio (2009), Si accettano miracoli (2014), Perez (2014), Troppo napoletano (2016) e Nato a Casal di Principe (2017). La sua carriera artistica prese il via nel 1994 in teatro con “Il processo di Kafka”. Nel 2012 ha ricevuto il premio come Miglior Attrice Drammatica al Festival di Castellammare. Nei mesi scorsi aveva presentato il videoclip “Io non ho vergogna” raccontando la sua personale esperienza di lotta contro il tumore che la affliggeva. “Se ne va un’amica e una grande artista che con dignità e determinazione ha lottato fino all’ultimo giorno contro il cancro. Per me non è stata solo la sorella del mio fraterno amico Gianni Simioli ma una bravissima artista che ha rappresentato un riferimento sotto il profilo della forza e della voglia di vivere. Il suo modo dignitoso di affrontare la malattia ha rappresentato un grande esempio. Di lei ci resteranno i ricordi e le sue interpretazioni che l’hanno affermata tra le migliori attrici napoletane degli ultimi anni”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, dando notizia della scomparsa di Loredana Simioli, attrice napoletana classe 1978 deceduta al termine di una lunga malattia. Anche l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Loredana Simioli “e si stringe al dolore del fratello Gianni e di tutti i suoi cari”. “Ci resta la stima il ricordo di un’attrice brava e coinvolgente, di un volto familiare e amico, di una personalità forte, coraggiosa sempre, anche nel dolore e nella malattia. Il ricordo di una carica umana contagiosa che testimoniava la sua profonda spiritualità” afferma Daniele. La sua carriera era iniziata a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila in Telegaribaldi, al fianco del fratello Gianni.