Rimpasto di Governo: ecco le richieste di Matteo Salvini

Se il Governo va avanti bisognerà cambiare registro. Matteo Salvini non parla di rimpasto ma il senso è chiaro. Dovranno lasciare in tanti ad iniziare da due grillini e un tecnico. Il leader della Lega vuole fuori dal Governo Sergio Costa (Ambiente), Danilo Toninelli (Infrastrutture e Trasporti) e Giovanni Tria (Economia). “Dai territori ci arrivano lamentele per le lungaggini e i ritardi che mettono in discussione la tempistica preventivata per il recupero dei calcinacci. Visto che è stato approvato lo sblocca cantieri, se qualcuno pensa di rallentare l’opera di demolizione del Ponte Morandi ha sbagliato a capire. Sarò in Liguria” annuncia Salvini, “perché abbiamo dato una parola e non può esserci qualche burocrate a Roma che rallenta una presa di impegni e una promessa fatta ai genovesi”. Il burocrate nel mirino del Carroccio è Sergio Costa. “È una scelta che lascio a Luigi Di Maio e alla compagine di governo”. A cadere dovrà essere anche Toninelli. “Se un ministro non avesse tolto le deleghe, oggi avrebbe due sottosegretari” e il suo dicastero lavorerebbe di più. “Vediamo se ha idee più brillanti per pagare i debiti della Pa nei confronti dei privati” afferma il Capitano in riferimento a Tria. “Se la Lega vuole qualcosa lo chieda, non ci giri intorno lasciando intendere una volta una cosa, una volta l’ altra” replica il vice premier Luigi Di Maio, interpellato dall’Huffington Post sull’ipotesi rimpasto. “Preferisco parlare dei problemi degli italiani, non di poltrone, la gente non ne può più” aggiunge il titolare del Mise, che, parlando sempre degli alleati di governo, ribadisce. “Se vogliono qualcosa la chiedano, altrimenti chiudiamo questa storia e tutti felici e contenti”. I grillini temono che il rimpasto di Governo sia un pretesto per spingere verso la crisi. Per votare in autunno la crisi si deve aprire entro metà luglio. “Salvini dovrà spiegare agli italiani, facendo campagna elettorale ad agosto, perché si va al voto, forse perché per loro i nodi stanno venendo al pettine. Hanno promesso la flat tax e non si sa come farla. E l’ autonomia, progetto ancora fumoso”.