Io ti riconosco

  Io ti riconosco ( … tratto da Blu Oltremare ) Di Vincenzo Calafiore 2 Giugno 2019 Udine “ Della felicità, non dobbiamo avere paura della felicità, d’essere felici. Assieme noi due siamo, la felicità! E’ quella luce strana e viva negli occhi quella cosa che ti fa sognare, sperare, aspettare, andare via e tornare in dietro, perché sai che la felicità e lì dove il tuo cuore vorrebbe sempre essere. E allora difendiamola la nostra felicità Perché io e te, anche se non lo sai siamo felicità è in noi, e allora amiamoci pensando di non ferirci, desideriamoci sempre come fosse la prima volta nella vita, come il mare desidera lo scoglio e il gabbiano per colare in alto e guardare coi suoi occhi la felicità che è in noi! Amiamola! “ Vincenzo Calafiore Della felicità, non dobbiamo avere paura della felicità, d’essere felici. Assieme noi due siamo, la felicità! Gridiamolo pure al mondo. E’ quella luce strana e viva negli occhi quella cosa che ti fa sognare, sperare, aspettare, andare via e tornare in dietro, perché sai che la felicità e lì dove il tuo cuore vorrebbe sempre essere. E allora difendiamola la nostra felicità! Perché io e te, anche se non lo sai siamo felicità è in noi, e allora amiamoci pensando di non ferirci, desideriamoci sempre come fosse la prima volta nella vita, come il mare desidera lo scoglio e il gabbiano per colare in alto e guardare coi suoi occhi la felicità che è in noi! Amiamola Io ti riconosco in quei silenzi che sanno di attesa, di prigione. E’ lì che ti aspetto nella mia prigione fatta di tempo perduto e vita sprecata nell’attesa di vederti spuntare dall’angolo degli occhi che di questa brezza s’inumidiscono. Non piango è quel vento salino che risalendo la spiaggia stuzzica e irrita gli occhi, non piango sai…. Ma io vorrei essere la dove tu sei, perfino nei tuoi più reconditi pensieri, nei tuoi destini che a me ti vedono legata! Ti amo, è la mia scialuppa di salvataggio in questo mare di silenzio in cui facilmente si annega nella più grande solitudine. Ora per me è tempo di amare, di amarti o poterti amare nella distanza che assiepa tutte le speranze e quei desideri negli angoli di giorni sprovveduti e stanchi funambuli di un sole che sorge e tramonta troppo velocemente. Ci vorrebbe una lunga notte, ed essere ombra per poter scivolare su muri fatiscenti pur di raggiungerti, ora per me, per salvarmi da questo naufragio ci vorrebbe un sogno. Mi addormento e qualche volta sogno perché voglio, desidero, mi piace sognarti e nel sogno ti stringo come un pugno per trattenerti, per non lasciarti andare via, nella notte resto fermo ad ascoltare il tuo frusciarmi addosso. Qualche volta sono i desideri a chiamare, altre notti sono spiagge vuote in cui avremmo voluto essere l’uno dell’altra, come a voler navigare in quel mare che sui nostri corpi segna rotte da decifrare. Noi, da salvare, noi che per mano ci addentriamo in questo millennio di vele piegate, sopravvissuti a una umanità dilaniata dalla disumanità, continuiamo assieme a una carovana di gente in movimento nei deserti d’una coscienza screziata di sangue, verso una meta che sappia di amore. Io ti riconosco da quei tratti che sono rimasti impressi nella mia mente come fossero carte da decifrare, riconosco il tuo profumo che porta a immaginare certe primavere che sapevano di eterna giovinezza. E tu l’hai! L’hai questa eterna giovinezza che mi abbaglia come sole, quella tua giovinezza che regala ai miei giorni quel domani a cui desidero andare. Lontano da te, io ricordo la mia vita, livida e sprofondata nei ricordi per sue stesse mani; ricordo l’amore che ho, nascono certe incertezze che ammucchiandosi agli orli della mia esistenza, rammentano bene il mio nome di poche lettere, corto e breve, come un ti amo. Senza te è sentire un dolore muto, un dolore che non mi lascia fino a quando tu non appari da quell’angolo d’infinito … Certe volte mi addormento dentro una pioggia fredda e spiovente sull’anima per sognare parole da scrivere, forse per ricordarti che da qualche parte della tua vita ci sono io ad attenderti in una stazione dove forse il tuo treno mai passerà!