Certificazioni degli immobili: cos’è la certificazone LEED

La cosiddetta certificazione LEED è una novità che si è affacciata solo da breve tempo nel mondo dell’edilizia, quantomeno per quel che riguarda l’Italia, e che si rivela davvero molto interessante; ci sono tutte le premesse affinché questo tipo di certificazione possa diventare, nel futuro prossimo, un punto di riferimento imprescindibile nella valutazione della qualità di un immobile. Prima di comprendere cosa sia la certificazione LEED è utile fare una premessa: oggi quando parliamo di certificazioni riguardanti degli immobili il primo pensiero è rivolto a quelle energetiche.

La tradizionale certificazione energetica

La certificazione energetica è una procedura che attesta il livello di efficienza energetica di un determinato immobile, ed è evidente che un dato come questo è davvero molto importante per avere un quadro chiaro sulle caratteristiche del bene in questione. È utile ricordare che la certificazione energetica può essere effettuata solo da un professionista abilitato il quale, a seguito delle dovute verifiche, rilascia l’Attestato di Prestazione Energetica APE, documento in cui è appunto indicata la classe energetica di appartenenza. Se un immobile è efficiente dal punto di vista energetico saprà senz’altro garantire dei consumi inferiori, di conseguenza anche il suo valore di mercato tenderà ad essere più consistente; non è certamente per caso d’altronde se la certificazione energetica è un documento richiesto nel momento in cui si deve stipulare un atto di compravendita.

Cos’è la certificazione LEED e cosa tiene in considerazione

La certificazione LEED, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design, fornisce un quadro ancor più vasto rispetto al tradizionale attestato di prestazione energetica APE, in quanto tiene in considerazione una gamma di aspetti molto più ampia. Questa certificazione nata negli Stati Uniti e oggi molto diffusa nella nazione americana tiene in considerazione dell’efficienza energetica, assolutamente, ma affiancandola ad altri aspetti non meno importanti quali la sostenibilità del sito in cui l’immobile è ubicato, il tipo di materiali utilizzati per la sua realizzazione, l’ecosostenibilità delle fasi produttive, il livello di innovazione della sua progettazione, l’armonia del suo design, le modalità di gestione delle acque, la salubrità degli ambienti interni e molti altri ancora. La certificazione LEED non prevede una scala di punteggio come avviene nella certificazione energetica, che come noto spazia dal livello massimo, ovvero la classe A+, fino a quello minimo, corrispondente alla classe G; l’attestazione LEED viene semplicemente riconosciuta agli immobili che riescono a rivelarsi performanti sulla base dei molteplici parametri che vengono presi in considerazione. È utile sottolineare inoltre che la certificazione LEED può riguardare indistintamente sia gli immobili di recente realizzazione che quelli che vengono sottoposti a ristrutturazione, di conseguenza anche un immobile non particolarmente recente può pregiarsi della certificazione LEED a seguito di mirati interventi tecnico-strutturali.

Ristrutturare un immobile nell’ottica dell’ottenimento della certificazione LEED

Alla luce di questo, è evidente che laddove si voglia eseguire una ristrutturazione nell’ottica dell’ottenimento della certificazione LEED si possono eseguire interventi molto diversificati. Dotare un immobile di sistemi di efficientamento relativi all’utilizzo delle risorse idriche può essere utilissimo, ad esempio, stesso dicasi per l’installazione di climatizzatori che purificano in modo efficace l’aria; altre soluzioni interessanti possono essere gli ammodernamenti architettonici, o anche l’installazione di piccoli elementi tecnici come ad esempio delle placche per interruttori di design quali quelle acquistabili su e-commerce specializzati come www.emmebistore.com. Dotare un immobile di una certificazione LEED, affiancando questo prezioso titolo ad una classe energetica invidiabile, può significare senz’altro accrescere il suo prestigio e dunque renderlo molto più appetibile dal punto di vista commerciale.