Concerto memorabile: protagonisti il giovane pianista Daniele Paolillo e le musiche composte da Vincenzo Pasceri

Un concerto che resterà nella memoria quello che si è svolto al Liceo statale psicopedagogico di Vibo “V.Capialbi”, grazie alla straordinaria interpretazione del pianista Daniele Paolillo, che ha eseguito le musiche del compositore nonché pianista, Vincenzo Pasceri. Lo stesso autore ha definito “trascendentale” la concezione artistica delle sue musiche da parte di Paolillo. Ha senz’altro impressionato i tantissimi presenti l’esecuzione al piano dell’artista. I testi musicali di Pasceri si caratterizzano per un’ispirazione classico-romantica. Lo spettacolo verrà riproposto domenica prossima , alle ore 19.30, nei locali dell’Accademia musicale Musiké, sempre nella città di Vibo.  La bellezza melodica e armonica della musica di Pasceri/Paolillo, riesce a colpire la sensibilità per la forza evocativa delle partiture con un’impronta e uno stile che disegnano la concezione  musicale del compositore, caratterizzata dalla sua personale poetica che trae ispirazione dall’esperienza della grande stagione dei compositori romantici come F. Chopin. I brani proposti durante il concerto, che si è svolto nell’Aula Magna del Liceo Statale “V.Capilabi”, sono stati Elegia, Quattro Ballate, Notturno in si maggiore, Dorica,  Un pensiero per Piero Cusato e Studio “Ecce Homo” e Beginning. Quest’ultimo brano è stato accompagnato dal maestro Francesco Sgotto al clarinetto in si bemolle, ex studente del Liceo musicale “Capialbi” diplomatosi al Conservatorio di Vibo (attualmente frequenta il corso di perfezionamento all’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma). Si tratta di composizioni scritte da Pasceri in periodi diversi e prescelte appositamente da Paolillo. Lo stesso compositore Pasceri (che associa anche una ricerca teorico-musicale, come dimostrano alcuni suoi manuali per le scuole e saggi)  alla fine del concerto è rimasto entusiasta per l’interpretazione, considerandola “trascendentale”: “Se è vero che è solo ai geni è consentito tradurre e recitare un testo in tutte le lingue, il pianista Paolillo, durante il concerto, ha fatto qualcosa del genere, coinvolgendo il pubblico, facendo vibrare armonicamente ad ognuno, le corde e le parti nascoste del cuore e dell’anima”.  Parole queste che identificano la potenza interpretativa   del giovane pianista, il quale  ha fatto venire fuori l’anima della tessitura compositiva e ne ha penetrato il contenuto estetico. Infatti, non è passato inosservato, da parte del foltissimo pubblico, come  durante l’esecuzione, l’artista sia riuscito con naturalezza, spontaneità e semplicità, a restituire la bellezza delle composizioni, ad entrare in quella dimensione che trasfigura il fisico nel metafisico, il corpo nello spirito: solo il linguaggio musicale è capace di creare questa sublimazione. Paolillo ha operato una ricreazione artistica denotando come tra compositore e interprete ci sia  una speciale affinità elettiva. Ad emergere in particolare la grande tecnica pianistica e la raffinatezza interpretativa. A testimoniare la sapienza tecnico-estetica di Paolillo, i numerosi premi pianistici e i riconoscimenti artistici nazionali e internazionali, nonché finalista nel 2017 al prestigioso e storico concorso internazionale “F. Busoni”. La manifestazione musicale (3 maggio) è stata organizzata nell’ambito del Piano Triennale delle Arti e delle molteplici attività formative extracurriculari del liceo “Capialbi”, istituto guidato dal dirigente Antonello Scalamandrè, in collaborazione con l’USR della Calabria, l’ATP, l’Amministrazione Comunale e Provinciale di Vibo Valentia, gli Incontri Musicali Mediterranei e l’Unesco. A presentare ed introdurre il concerto e gli artisti, il dirigente scolastico del Capialbi Antonello Scalamandré. Il concerto e la sensibilità con il quale è stato vissuto, dimostrano ancora una volta come sia necessario investire in cultura e nelle arti. Il Liceo “Capialbi” interpreta con grande lungimiranza questa vocazione. Ci sono talenti che lo dimostrano e che danno lustro perché invertono una immagine della città che purtroppo le classifiche nazionali collocano sempre agli ultimi posti. Questi giovani artisti danno comunque un messaggio di fiducia e ci raccontano che anche in un territorio difficile, gravido di disagi, si riesce ad esprimere  talenti che rappresentano una risorsa importante e positiva, un esempio di come la musica e le arti in genere, riescano a ricreare i valori supremi di una civiltà, che fanno parte integrante della memoria collettiva di questa terra. La passione e la dedizione di compositori come Vincenzo Pasceri che fin da piccolo ha sentito il richiamo verso la musica e si è imposto all’attenzione nazionale per la sua vena compositiva dimostrando una grande sensibilità, la bravura di giovani talenti come Paolillo (o il giovane clarinettista Sgotto), fanno capire che solo questa bellezza, insieme al grande patrimonio dei beni culturali, possono disegnare un futuro diverso per questa terra. Il concerto verrà riproposto nei locali dell’Accademia musicale “Musikè”, diretta da Angela Crudo, domenica 19 con inizio alle ore 19.30