La Cia Due Mari dice no all’aumento del costo dell’acqua da irrigazione a Taranto

Taranto. “No all’aumento dei costi per la stagione irrigua: il Commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica del Sud Puglia, Alfredo Borzillo, riveda le sue politiche gestionali e blocchi gli aumenti che pesano come un macigno sugli agricoltori”. È CIA Due Mari Taranto Brindisi, declinazione territoriale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, a tornare sull’annosa questione dei costi che gli agricoltori sono costretti a sostenere per la stagione irrigua. La denuncia di una situazione divenuta insostenibile arriva da Pietro De Padova e Vito Rubino, rispettivamente presidente e direttore provinciale di CIA Due Mari. “Ancora una volta assistiamo alla completa sordità della politica regionale al grido d’allarme del mondo agricolo. Infatti, dopo le continue denunce degli scorsi mesi sulle crisi dell’olio, causate innanzitutto dalla xylella, e degli agrumi nell’arenile jonico occidentale, ancora una volta un rappresentante di questa politica regionale fa orecchio da mercante al grido di dolore degli agricoltori”, hanno dichiarato i dirigenti di CIA Due Mari. “La scorsa settimana, abbiamo avanzato la richiesta di un incontro con il Commissario Straordinario dei Consorzi di Bonifica del Sud Puglia Alfredo Borzillo, per poter programmare la prossima stagione irrigua, visto l’ormai cronico ritardo annuale nell’effettuare le dovute attività di preparazione per consentire agli agricoltori di poter utilizzare la risorsa acqua attraverso le strutture consortili, programmando le dovute irrigazioni in tempi utili per non compromettere le produzioni. In seguito alla nostra richiesta, veniva convocato un incontro con le associazioni di categoria, alla presenza dei due subcommissari, delegati dal Commissario Borzillo, assente all’incontro, per programmare la stagione irrigua 2019. In quell’occasione furono presentati dati piuttosto controversi sui consumi 2018 e ci venne comunicato che i costi di gestione degli impianti irrigui Sinni-Vidis e San Giuliano, pur avendo utilizzato il metodo dell’effettivo consumo volumetrico dell’acqua, erano di gran lunga superiori ai ricavi effettivi, pertanto si richiedeva una rivisitazione del costo dell’acqua, che per l’anno 2018 che era stato di 0,14 €/mc. All’incontro, erano presenti anche Fernando Deflorio e Francesco Bianco, entrambi componenti dell’esecutivo CIA Due Mari.

“A quel punto, noi sottolineammo le nostre perplessità sul modo in cui, nel 2018, è stato effettuato il calcolo del contributo che le aziende hanno dovuto sostenere per l’irrigazione, in quanto nell’impianto Sinni-Vidis non sempre vi erano misuratori che indicavano il reale consumo di acqua, che comunque la vigilanza degli impianti non permetteva alle aziende di convalidare sempre il consumo da esse effettuato e sull’impianto San Giuliano non era possibile verificare se il consumo segnalato sia effettivamente attinente solo all’acqua”, ha spiegato De Florio. “Pertanto la Cia Due Mari chiese di non effettuare nessun aumento per questo anno, tenendo conto anche delle crisi di mercato che ha toccato tutti i prodotti agricole delle zone interessate. CIA Due Mari chiese una gestione più oculata e vigilata, auspicando anche un accordo tra Regione Puglia e Regione Basilicata sul ristoro ambientale per l’utilizzo delle dighe insistenti nella stessa Basilicata”, ha aggiunto Bianco. “Chiedemmo allora, e chiediamo ancora, che quell’accordo sia rivisto e modificato in modo da non gravare solo sugli agricoltori. A seguito dell’incontro, come sorpresa nell’uovo di Pasqua, in questi giorni leggiamo sul manifesto di avviso dell’avvio della stagione irrigua 2019 che il Commissario Straordinario ha disatteso l’invito di Cia Due Mari e ha applicato un aumento del 15% sul costo dell’acqua, creando ancora di più una frattura tra agricoltori e Consorzio, con i produttori che vedono lo stesso Consorzio come un loro antagonista e non un loro alleato nella gestione di una delle risorse essenziali per la loro attività. Per tutti questi motivi, ribadiamo con forza la nostra contrarietà all’aumento dei costi per la stagione irrigua: il Commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica del Sud Puglia, Alfredo Borzillo, riveda le sue politiche gestionali e blocchi gli aumenti che pesano come un macigno sugli agricoltori”, hanno concluso Pietro De Padova e Vito Rubino.