Visitare Palmavera e Anghelu Ruju ad Alghero

Alghero è una di quelle località della Sardegna che riesce a offrire ai turisti qualcosa di più del turismo balneare. Nei pressi della piccola Barcellona sorgono infatti due dei siti archeologici più importanti dell’isola: il complesso nuragico di Palmavera e la necropoli di Anghelu Ruju. Sono visitabili separatamente, ma anche usufruendo di un biglietto cumulativo, che costa 8 € e permette di accedervi tutto l’anno, Natale escluso (dalle 10:00 alle 14:00 da novembre a marzo, dalle 09:00 alle 18:00 da aprile a ottobre, dalle 09:00 alle 19:00 da maggio a settembre). Se la cosa vi interessa, potete acquistare qui i ticket d’ingresso. Vi diciamo intanto che Palmavera è più giovane: la torre principale è stata datata intorno al XV-XIV secolo avanti Cristo. Si tratta di un nuraghe “complesso”, perché le varie costruzioni che lo compongono sono collegate tra loro. Sappiamo che in una seconda fase (IX secolo a.C.) furono realizzate una seconda torre, una capanna destinata alle riunioni e un corridoio, e anche che il villaggio fu distrutto da un incendio qualche secolo dopo. Anghelu Ruju appartiene invece a un’epoca successiva, detta prenuragica. Questa necropoli dista meno di in quarto d’ora da Palmavera e prende il nome dal proprietario della tenuta dove fu scoperta nel 1903, durante gli scavi per la costruzione di una casa. È costituita da due gruppi formati da 40 domus de janas, strutture sepolcrali scavate nella roccia, tipiche della Sardegna: fino a oggi ne sono state scavate circa 2500, tra cui appunto quelle di Anghelu Ruju. Visitare entrambi i siti archeologici vi permetterà di scorgere le differenze tra due periodi storici molto remoti, ma anche tanto diversi. Se avete già scelto cosa visitare ad Alghero, è giunto il momento di pensare all’alloggio: siti web come Expedia raccolgono tutti gli hotel, le case e i B&B che è possibile prenotare online. Fatelo in anticipo per scegliere meglio e spendere meno!