Frosinone. Donatella Di Bona ha ucciso il figlio Gabriel di 28 mesi
Donatella Di Bona, 29 anni, è crollata. La donna ha ammesso di avere ucciso Gabriel Feroleto il bambino morto mercoledì pomeriggio in locali Volla a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone. I Carabinieri del colonnello Fabio Cagnazzo hanno avuto dubbi da subito sulla dinamica della morte del piccolo di 28 mesi. Infatti Donatella aveva riferito di un’auto pirata che aveva investito il piccolo. Ma le indagini hanno portato in luce un’altra versione. Lo avrebbe strangolato, durante una passeggiata in una stradina di fronte l’abitazione di famiglia. Gabriel voleva tornare dalla nonna, ma lei presa da un raptus do follia lo ha afferrato al collo sino a soffocarlo. Il piccolo avrebbe provato a difendersi. All’alba la donna è stata sottoposta a fermo del Pubblico Ministero, la dottoressa Valentina Maisto, con l’accusa di omicidio aggravato. La donna è stata associata nel carcere di Rebibbia a Roma. Donatella Di Bona, 28 anni di Frosinone, incensurata e mai in cura per problemi mentali, interrogata dai militari aveva ancora i graffi sulle braccia lasciati dal figlio nel tentativo disperato di salvarsi dal soffocamento. Una volta compiuto il drammatico gesto, la giovane mamma si è rimessa a camminare verso la casa che le avevano lasciato i genitori, in località Volla a Piedimonte San Germano. “Me l’hanno ammazzato” ha riferito prima ai sanitari del 118 che, arrivati con una eliambulanza, hanno provato a rianimare il piccolo per quasi un’ora nel cortile di casa. “Mi hanno investito con mio figlio in braccio” la prima versione. La donna ha iniziato però a vacillare. Non un segno corrispondente a un incidente, nemmeno la traccia di un’auto in fuga. Le prime ammissioni della mamma sono partite da lì e poi, davanti al suo avvocato e al sostituto procuratore Valentina Maisto, la confessione.