Aosta. Rapporto sulla occupazione maschile e femminile nelle imprese

La Presidenza della Regione e l’Assessorato Istruzione, università, ricerca e politiche giovanili informano che è stato pubblicato il rapporto di ricerca relativo all’occupazione maschile e femminile nelle grandi imprese valdostane, frutto della collaborazione tra la Consigliera regionale di Parità e l’Osservatorio economico e sociale della Presidenza della Regione. Questo rapporto, previsto dalla L.125/1991 sulle azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro, è incentrato sul monitoraggio delle aziende che occupano più di cento dipendenti e vuole essere un contributo conoscitivo in tema di pari opportunità tra donne e uomini; quindi, un contributo alla riflessione rispetto ai processi di promozione, realizzazione e valutazione degli interventi in materia di parità di genere. Il tema dell’occupazione femminile non è in alcun modo da intendersi un problema solo di donne, ma una questione che coinvolge l’intera comunità. Non dobbiamo infatti dimenticare che il lavoro delle donne aumenta il benessere delle famiglie e costituisce un fattore di sana competitività per le aziende, in quanto la presenza della figura femminile introduce diversità di competenze e comporta un aumento della domanda di servizi, con effetti positivi per tutto il sistema economico. Attraverso questa indagine si è indagata la presenza di eventuali divari di genere all’interno del personale delle aziende, con l’intento di rafforzare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, non solo quale risorsa chiave per lo sviluppo economico e competitivo del tessuto produttivo, ma anche per il consolidamento della coesione sociale del territorio. In estrema sintesi, dall’analisi emerge che tra uomini e donne occupati nelle grandi imprese valdostane permangono differenze, che in taluni casi risultano essere anche piuttosto significative, pur registrando significativi passi avanti rispetto al passato. In particolare, i dati ci restituiscono una fotografia in cui per la componente femminile la segregazione verticale appare ancora significativa, così come quella orizzontale, con maggiore probabilità le donne hanno un lavoro atipico ed evidenziano una maggiore instabilità lavorativa, oltre a ricevere meno formazione. Questi elementi inducono a operare riflessioni più ampie circa le relazioni di genere di cui le politiche devono tenere conto, sia per migliorare la condizione specifica della componente femminile sul mercato del lavoro, in termini di presenza, ma soprattutto di percorsi di carriera, sia in generale per operare delle scelte più complessive sulla società in termini di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il Report è reperibile al seguente link http://www.regione.vda.it/statistica/default_i.asp.