Milano. Primo patto di collaborazione nel quartiere Corvetto

Si è tenuta, presso il Laboratorio di quartiere Mazzini in via Mompiani 5, la firma collettiva del primo Patto di collaborazione nel quartiere Corvetto. A siglare il patto l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data Lorenzo Lipparini, due Comitati di quartiere, il gruppo informale Diversamente Occupati, l’associazione Casa per la Pace e 8 cittadini. Obiettivo del Patto è il ripristino e la cura condivisa della aiuole di via Mompiani 5, nel cuore del quartiere di edilizia popolare Mazzini. L’inizio della stagione primaverile inaugura così le prime attività di piantumazione collettiva, che vedranno gli abitanti e i gruppi locali protagonisti della rigenerazione della via, dopo la messa a dimora dei bulbi avvenuta durante l’inverno. “Prosegue la collaborazione dell’Amministrazione con associazioni, comitati di quartiere, volontari e cittadini attivi per la cura condivisa dei beni comuni – ha spiegato l’assessore Lipparini –. Attraverso lo strumento informale e accessibile a tutti dei Patti, che mette il Comune e i cittadini, singoli o associati, sullo stesso piano per la cura degli spazi e dei beni comuni, stiamo realizzando interventi che permettono ai cittadini di riappropriarsi degli spazi pubblici in disuso o degradati e di migliorare la qualità della vita nei quartieri e dei legami di comunità, in un rapporto di fiducia tra tutti gli attori coinvolti”. “Un bene comune esiste nella misura in cui un gruppo di cittadini lo riconosce come tale e decide di prendersene cura – commenta il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti –. Tale processo trasforma fisicamente la città, rafforza i legami di comunità e promuove l’esercizio della cittadinanza da parte di coloro che scelgono di parteciparvi”. Il Patto siglato è il primo passo verso la creazione di nuove sinergie tra gli abitanti e altri attori del territorio, promuovendo la collaborazione civica per la cura condivisa del quartiere Corvetto, inteso come insieme complesso di beni comuni materiali (strade, piazze, aree verdi) e immateriali (fiducia, memoria storica, saperi). In prospettiva, i proponenti del Patto prevedono infatti di aprire la collaborazione ad ulteriori soggetti interessati, come i commercianti ambulanti del mercato settimanale e ALER, per mettere in maggiore relazione tra loro gli spazi pubblici e aperti con quelli privati, come i cortili interni dei caseggiati ERP, che potrebbero essere resi accessibili ed essere messi a disposizione di tutta la comunità, promuovendo così l’aggregazione tra gli abitanti delle case popolari e gli altri cittadini del quartiere. Questo primo traguardo è stato possibile grazie all’incontro tra il programma “Lacittàintorno” di Fondazione Cariplo, e il progetto “ViviCortili”. Da un lato, Lacittàintorno ha promosso al proprio interno un’area di attività specificamente dedicata alla promozione dei beni comuni dall’altro, il servizio di Custodia Sociale e il Laboratorio di Quartiere CdQ Mazzini sono impegnati da tempo nell’accogliere le criticità presenti nei cortili e negli spazi pubblici limitrofi dei nuclei abitativi di edilizia residenziale pubblica e promuovere soluzioni condivise. “ViviCortili” si realizza grazie al ruolo fondamentale svolto da alcune associazioni e singoli abitanti del quartiere appartenenti alla “Rete Corvetto”, gruppo informale fortemente sostenuto dal Laboratorio di Quartiere CdQ Mazzini divenuto riferimento per il territorio. La sperimentazione dell’Amministrazione condivisa dei beni comuni è attiva ormai da un anno e ha generato cinque patti di collaborazione già siglati dal Comune di Milano e una dozzina in fase di istruttoria. Oltre a via Mompiani sono già attivi l’accordo con Retake Milano per la manutenzione del terminal bus di Lampugnano, la creazione di una biblioteca condivisa nel bene confiscato alla mafia di via Espinasse 106, la gestione del Giardino delle Culture, stipulato dal Municipio 4, e la riqualificazione urbana di via Abbiati nel quartiere popolare di San Siro che, nella sua nuova veste, sarà presentata al quartiere e all’intera città domenica 24 marzo, a partire dalle ore 10.