Tav. La pazienza di Salvini è finita: il Governo cade

A questo punto la pazienza di Salvini è finita. Il leader della Lega attende che i grillini facciano cadere il Governo. “Se l’assumano loro la responsabilità, se vogliono”. Il Capitano è arrabbiato. L’Italia rischia l’ennesima figuraccia sulla Tav. “Io non voglio rompere con loro – riporta Repubblica -, ma non posso nemmeno intestarmi un no alla Tav che comporterebbe il rischio della perdita dei fondi europei e perfino di un maxi-risarcimento danni a nostre spese”. Luigi Di Maio è irremovibile. Del resto ha voluto un’ecotassa sulle auto mandando in crisi il settore. Ha imposto il reddito di cittadinanza a costo di mandare l’Italia in recessione. Che sarà mai quindi perdere milioni di euro di finanziamenti ed un’opera importante per il Nord?! “Qui non siamo alla crisi, ma la situazione con loro a questo punto è al limite – aveva confidato ai suoi Salvini -. Io capisco Luigi, che deve tenere in piedi la sua baracca, ma certe volte ho l’impressione che non ci riesca”. Salvini pensa agli 800 milioni di fondi Ue che l’Italia rischia di perdere tra poche ore. I grillini vogliono lo stop ai bandi di gara, un danno incalcolabile per tante aziende italiane che farebbe perdere alla Lega anche il consenso al Nord. Salvini è cosciente che i grillini sono pronti a creare il caos tra le aziende italiane interessate, ad allontanare il ceto produttivo e industriale dal governo. Anche il premier Conte e il ministro dell’Economia Tria lo sanno. Repubblica osserva come “è troppo alto il rischio di maxi-risarcimenti civili da parte delle stesse aziende private degli appalti contro il governo, i ministri e ogni soggetto ritenuto responsabile dello stop ai lavori”. “I consiglieri di amministrazione della Telt aggiudicataria della Torino-Lione insieme con Ferrovie – spiega il quotidiano – nel cda di lunedì 11, anche in caso di parere contrario del governo, potrebbero dare il via libera ai bandi per poi dimettersi in massa un minuto dopo. Anche loro per evitare di incorrere nelle responsabilità civili”.