Vibo Valentia. In scena l’anima amatoriale del Teatro

Nel corso della V edizione nazionale di Esperienze a confronto che si è svolta a Vibo Valentia nei giorni scorsi, l’impegno della Uilt, Unione italiana Libero Teatro e di Agita (Associazione per la promozione e la ricerca della cultura nella scuola e nel sociale, ente accreditato al Miur), per sviluppare un importante progetto nelle scuole e nel sociale. L’iniziativa è stata promossa dalla Uilt Calabria e ha registrato una risposta importante con tanti partecipanti, operatori nel mondo del teatro amatoriale e dell’insegnamento. Nel confronto è emerso un dato sorprendente: il settore è in forte crescita. Il presidente Uilt nazionale Antonio Perrelli e la presidente Agita Loredana Perissinotto, hanno sottolineato il ruolo formativo e culturale del Teatro Educativo nelle diverse esperienze sociali e nelle scuole. Per contrassegnare l’importante lavoro che sta portando avanti la Uilt Calabria con il suo presidente Gino Capolupo, per il prossimo anno scolastico, in programma due rassegne di teatro educativo riservato alla Scuola, una a Vibo Valentia e l’altra a Torre Melissa. Ma al centro anche la nuova proposta di legge sul teatro amatoriale già discussa nella III commissione Sanità, attività sociali, e formative” della Regione Calabria, di cui è promotore Michele Mirabello (che presiede la commissione), ma che ancora aspetta di essere definitivamente approvata dal Consiglio regionale. Sarebbe la prima a livello nazionale e potrebbe rappresentare un modello per le altre Regioni. “Le parole sono pietre” (Carlo Levi) che costruiscono:ma se declinate con la radice semantica dei verbi “coltivare”, “seminare”, “crescere”, “esprimere”, “includere”, “ascoltare”, e anche con espressioni come“prendersi cura”, “dare alla luce”, “prevenire il disagio”. Scavando questi solchi si può fare un buon raccolto e dare vita ad un progetto ed una esperienza fondamentali per la “fioritura umana”. Tutto questo si traduce con il Teatro Educativo e Sociale, l’humus in cui si dissemina l’etimo della cultura: che significa principalmente impegnarsi operativamente e intellettualmente, non solo per “coltivare e curare il campo”, ma anche il corpo della comunità, con l’obiettivo di rimuovere le cause del disagio per restituire salute fisica e spirituale ad ogni persona. In altre parole non si può prescindere dalla coscienza etica ed ecologica nei rapporti umani e nell’incontro con l’Altro, che si sostanzia con l’assunzione della responsabilità nelle scelte personali e collettive. Questo è lo spirito che ha mosso e muove l’azione sia della Uilt (Unione italiana Libero Teatro) che di Agita (Associazione per la promozione e la ricerca della cultura teatrale nella scuola e nel sociale). In particolare denotano una sensibilità maturata in tanti anni di impegno nel settore del Teatro Educativo e di comunità, tracciando una eredità e indicando una prospettiva. Si tratta di un progetto culturale e sociale che ha improntato i lavori della V edizione di “Esperienze a confronto”(501 hotel, Vibo Valentia, 16 e 17 febbraio). In primo piano la formazione della nuova figura di “Operatore teatrale” sia nella scuola che nel sociale. A recitare un ruolo da protagonisti in questo campo Uilt e Agita, Ente accreditato dal Miur, che ha una lunga e importante esperienza nel campo del teatro educativo nella scuola e nel sociale. Ma diversi e importanti sono stati i temi emersi a partire dal ruolo del teatro amatoriale per la crescita culturale delle esperienze di inclusione sociale. Il presidente nazionale della Uilt Antonio Perrelli, intervenendo per trarre un bilancio dell’esperienza, ha sottolineato come in Calabria ci sia “voglia di crescita culturale”, per questo motivo si è riservata, negli ultimi tempi, grande attenzione al lavoro portato avanti dalla Uilt Calabria. Il teatro amatoriale sta segnando una forte crescita a livello nazionale, ha osservato. Nel Lazio in poco tempo le compagnie teatrali iscritti alla Uilt, da 32 sono passate a 92. Questo significa che dal basso si stanno mobilitando risorse umane e una varietà di espressione per dare risposte sociali attraverso una attività di volontariato:“Si tratta di teatro di inclusione, di comunità, in cui viene promossa anche tanta beneficenza”. Lo dimostra anche l’interesse del Dams di Bologna – ha rilevato ancora Perrelli – per le esperienze che vengono portate avanti all’interno dell’associazione. Infatti dal 13 al 15 novembre del 2018, nella sede universitaria più prestigiosa per quanto riguarda la formazione universitaria per l’arte, la musica e le discipline dello spettacolo, si è svolta una importante appuntamento con tavole rotonde e rappresentazioni messe in scena da gruppi teatrali Uilt provenienti da diverse regioni. Perrelli inoltre ha prefigurato “scenari futuri importanti” con “un lavoro di alfabetizzazione per allargare le diverse esperienze teatrali nel sociale e in particolare nella Scuola”. C’è tanto da fare e da investire in questo campo ed è fondamentale che ci siano iniziative di carattere legislativo per promuovere la diffusione e incentivare le attività formative ed espressive del teatro amatoriale, che non significa scarsa qualità, perché la Uilt sta investendo molto sulla formazione su più livelli, come dimostrano le attività con Agita. Nello specifico il lavoro è rivolto al servizio e alla ricerca, alla cosiddetta pedagogia della situazione, al teatro della diversità, al teatro come processo e percorso, in particolare questi aspetti vengono esperite nelle scuole, ma anche un importante lavoro si sta attuando nelle comunità. Non a caso il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato delle “Linee guida”(anno scolastico 2016/17)per far inserire l’attività teatrale come parte integrante dell’offerta formativa nell’istruzione, con la finalità di fornire alle scuole, di ogni ordine e grado – come si spiega nel testo delle Linee guida – “macro indicazioni in termini di strategie metodologiche e di valori educativi in relazione all’introduzione delle attività teatrali nell’ambito delle attività didattiche delle scuole” e per dare organicità alle svariate e molteplici iniziative teatrali che sono proliferate nelle istituzioni scolastiche, ma anche per “sensibilizzare le scuole sull’importanza delle esperienze artistiche per formare nelle giovani generazioni il gusto dell’arte, così da indurre il riconoscimento della propria identità culturale, favorire la conoscenza delle forme in cui si esprimono le diversità culturali, far amare le produzioni artistiche da qualunque cultura espresse, perché siano sentite come patrimonio dell’umanità” . Proprio alla luce di questo valore pedagogico-educativo che viene attribuito all’attività teatrale nelle scuole da parte del Miur, Antonio Perrelli infine ha posto l’accento sull’impegno della Uiltper promuovere il settore del teatro educativo-sociale e formativo, oltre al tradizionale e a quello sperimentale in tutte le sue forme. E a questo proposito Perrelli ha lanciato un messaggio, che è anche un programma politico-culturale: “Crediamo nel Sud, nella bellezza della cultura, nella crescita di questa regione”. In tale senso l’iniziativa di una Legge regionale per la promozione del teatro amatoriale, grazie all’apporto sia della Uilt che di Fita (l’altra associazione nazionale di teatro amatoriale), già approvato nella III commissione, composta di 6 articoli, è molto importante. Il presidente nazionale Uilt auspica che venga al più presto approvata, “in quanto rappresenta una assoluta novità a livello nazionale e può fare da modello per le altre regioni”. In merito era previsto anche l’intervento del proponente e firmatario della legge, il consigliere regionale Michele Mirabello, ma per impegni istituzionali non è potuto esserci. Proprio per riconoscere il lavoro didattico-educativo attraverso i laboratori teatrali animati nelle scuole, nel corso dei vari incontri, è maturata l’idea di dare vita a due rassegne teatrali in Calabria, dedicate alla scuola. Da parte dei massimi responsabili sia della Uilt che di Agita, l’impegno di organizzare questi concorsi nel prossimo anno scolastico, per dare la possibilità alle scuole calabresi e di altre regioni, di prepararsi e potervi partecipare. Già sono state scelte le località dove si svolgeranno le rassegne: Vibo Valentia e Torre Melissa (Crotone). Su questi aspetti si è intrattenuta Loredana Perissinotto (presidente Agita), per sottolineare soprattutto i risultati importanti raggiunti che in tanti anni di esperienza, che ha visto Agita impegnata nei diversi campi in cui il teatro può essere vissuto, a partire dalle scuole ma anche negli ambienti in cui si vivono particolari disagi, come le carceri. Inoltre ha messo in luce la forza umana del linguaggio teatrale. Lo avevano compreso già gli antichi e quindi farlo nelle scuole e dove ci sono situazioni di disagio, significa dare un’opportunità per far nascere una prospettiva di un progetto futuro. Oltre 60 gli iscritti al corso di formazione come “Operatore teatrale” nelle scuole e nel sociale (corso riconosciuto dal Miur). I laboratori hanno visto protagonisti insegnanti, operatori teatrali, attori amatoriali, studenti. Un’importante partecipazione – è stato sottolineato da parte Uilt e Agita – che testimonia l’ottimo lavoro che sta portando avanti al Uilt Calabria con il suo presidente Gino Capolupo. Nel suo intervento ha espresso gratitudine, oltre ai vertici nazionali della Uilt – agli enti istituzionali che hanno creduto nel progetto, dal Comune, alla Provincia di Vibo Valentia, alla Regione Calabria, all’Ufficio scolastico provinciale. Capolupo ha sottolineato come “Vibo Valentia si prende carico di un lavoro iniziato a Campagna, continuato a Avigliano Umbro, a Macerata e lo scorso anno a Verona”. Si tratta di un’attività proiettata a “far fare” e a “saper vedere” il teatro, in ambito scolastico e sociale. Nel delineare un bilancio delle attività portate avanti dalla Uilt, con oltre 800 compagnie, il presidente Uilt Calabria ha messo in rilievo che l’attività teatrale amatoriale rappresenta “un momento di creatività, di diversificazione, di sperimentazione, di crescita culturale ed artistica, piuttosto che una mera esibizione che imita il teatro professionistico”. E per queste ragioni – ha aggiunto – “noi crediamo che il teatro non deve essere considerato fine a se stesso, ma deve realizzare un’attività che ha uno scopo educativo di formazione umana, di supportare la persona nella presa di coscienza della propria individualità e nella riscoperta del bisogno di esprimersi di là delle forme stereotipate, credendo incondizionatamente nelle potenzialità di ogni individuo”. Nel corso del suo intervento, Capolupo ha ancora ricordato l’impegno che in questi anni la UILT sta portando avanti a Vibo, attraverso le tre compagnie teatrali “La Ribalta”, “I Nati per caso” e i “Commedianti, un percorso finalizzato al teatro educativo, già intrapreso in collaborazione con “l’Associazione Civitas” che ha avuto come importante risultato, due mesi fa, all’interno della Biblioteca Comunale, la nascita di una “Scuola di teatro” denominata proprio “Esperienze a confronto” come omaggio al progetto UILT/AGITA. La Scuola di teatro, ha spiegato il presidente Uilt regionale, si avvarrà delle competenze della Scuola di teatro Enzo Corea, di Salvatore Corea, la Cantina delle arti di Enzo D’Arco, Il Teatro dei Dioscuri di Antonio Caponigro, del teatro DEGART di Dandy Danno e Diva G. E’ certo che “il teatro, con tutta la sua forza, darà sicuramente una spinta culturale a questa nostra bella città”. In merito ha rammentato la rassegna teatrale in atto al teatro moderno di Vibo “Tutti a teatro 2”. In apertura dei lavori – coordinati da Maurizio Bonanno (giornalista) – sono intervenuti il presidente della Provincia Salvatore Solano, Giusi Fanelli (responsabile provinciale Uilt “Teatro Educativo”), Antonio Caponigro (responsabile nazionale Uilt “Teatro educativo”) e la responsabile dell’Ufficio scolastico regionale per la Consulta studentesca, Franca Falduto. Ad animare i vari laboratori Ivana Conte (Formatrice di Teatro sociale per Agita e membro della direzione artistica del Coordinamento nazionale Teatro in carcere), Salvatore Guadagnuolo (Responsabile Ra.Re – rete delle rassegne di teatro della Scuola e conduttore di laboratori di teatro educativo), e Antonio Caponigro. Nei due giorni si sono svolti una serie di laboratori che hanno incentrato l’attenzione sul vedere, sull’ascolto e sul fare, che sono degli aspetti formativi che fanno parte dell’esperienza maturata in tanti anni da Agita, con lo svolgimento di relativi workshop. Diverse le “esperienze a confronto” e le testimonianze, come lo spettacolo teatrale “Cappuccetto Rosso in tutte le lingue del mondo” a cura della Compagnia del “Teatro di MU di Catanzaro”, i “Viaggi della speranza e tante barche in mezzo al mare” (otto anni di attività nella Casa di reclusione “Luigi Daga” di Laureana di Borrello (RC) e nella Casa circondariale di Vibo Valentia) da parte della responsabile della compagnia “Arciteatropopolare” Anna Faga. Un’altra esperienza è quella messa in scena da tre immigrati ospiti nei centri di accoglienza “Tante barche in mezzo al mare”.Un fuori programma, mattina di domenica, con la performance di Dandy Danno e Diva G. (Teatro Degart), e l’improvvisazione del giovane illusionista Saverio Corigliano. Particolare ruolo, nel corso delle “Esperienze a confronto”, lo ha rivestito Antonio Caponigro, attore, insegnante e principale artefice del Teatro dei Dioscori a Campagna (Salerno). Oltre ad essere il responsabile nazionale della Uilt del teatro educativo, è l’artefice dell’importante rassegna internazionale di Teatro educativo “il gerione”, giunta alla XIV edizione (in collaborazione con Agita) che si svolge a Campagna nel mese di maggio e che coinvolge giovani che si dedicano al teatro in età scolare provenienti da tutta Italia e tutta Europa. In apertura l’attore-insegnante di Campagna si è intrattenuto sulla funzione espressiva e sociale del teatro, non solo da un punto di vista artistico, ma anche “come percorso di formazione educativo, di socializzazione e di inclusione” che ha la forza di prevenire il disagio e di favorire l’inclusione e l’integrazione , con ricadute nella comunicazione e nella espressione. Le sue conclusioni sui risultati della V edizione di Esperienze a confronto, sono state soddisfacenti, ritenendo “un investimento proficuo” da parte Uilt aver puntato su Vibo Valentia. L’attore e presidente della scuola del Teatro dei Dioscuri ha manifestato inoltre il suo amore per la Calabria, ha confessato che torna volentieri e spesso in questa regione, sia per rappresentazioni teatrali con la sua compagnia che per le vacanze, e in tutti questi anni ha sentito“un humus fiorente e una particolare passione per il teatro amatoriale, sia nelle scuole che nelle comunità”.