Albisola Superiore. Franco Sirello abita con Alba Peirano morta da 6 mesi

E’ stata trovata mummificata sul divano davanti alla tv nel Savonese. Morta da sei mesi. Per continuare ad incassare la pensione, il figlio ha abitato sei mesi con la madre di 96 anni morta. Il cadavere è stato rinvenuto nell’abitazione di Albisola Superiore.

Franco Sirello, 63 anni, ha ammesso la mancata denuncia di morte della madre. Necessitava dei soldi della pensione. Con l’uomo e l’anziana abitava anche un figlio di 26 anni con problemi psichici. Entrambi sono ora ricoverati nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Paolo di Savona, dove sono seguiti anche dagli assistenti sociali.

“È morta mentre le stavo dando da mangiare un po’ di gelato, era il giorno in cui è crollato il ponte a Genova e ho deciso di lasciarla lì” ha confessato Franco Sirello. Così scrivono i giornali locali. “Avevo bisogno di qualche spicciolo – ha detto al sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro -. Prendevo la sua pensione”. L’uomo è indagato per occultamento di cadavere della madre Alba Peirano e truffa ai danni dello Stato.

Si è trattato di una morte per cause naturali. Il corpo della donna è stato ritrovato nel tinello al piano terra della villetta di via Siri ad Albisola, seduta sul divano davanti alla tv, ancora vestita e con le pantofole in lana ai piedi. La mummificazione del corpo sembra legata alle particolari condizioni ambientali della stanza, ventilata e asciutta.

Il figlio della defunta in passato aveva gestito coi genitori un negozio di pelletteria a Vado Ligure, e conduceva uno stile di vita modesto senza uscire quasi mai di casa se non per fare la spesa e comprare le medicine. Rimasto vedovo dopo la nascita del figlio, ha sempre vissuto con il figlio e la madre. La scoperta giovedì era scattata dopo che il medico curante dell’anziana, non vedendo la donna da tempo e insospettito dai continui rifiuti dell’uomo di farla vedere, si era rivolto alla polizia municipale.  L’uomo si sarebbe mostrato anche pentito spiegando che per non essere scoperto aveva evitato volontariamente i controlli domiciliari degli assistenti sociali presentandosi sempre di persona nei loro uffici.