Sfida a quattro in Abruzzo: sino alle 23 si vota per le regionali

Primo test elettorale regionale del 2019. Si vota in Abruzzo dalle 7 alle 23 per eleggere il nuovo presidente della Regione e il Consiglio regionale. A quasi un anno dalle elezioni politiche 2018, i partiti si misurano in vista delle elezioni europee di maggio. Quattro i candidati: Marco Marsilio, centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia); Sara Marcozzi, M5S; Giovanni Legnini, centrosinistra; Stefano Flajani,sostenuto da Casapound. Il voto in Abruzzo è anticipato dopo le dimissioni dell’ex governatore, Luciano D’Alfonso (Pd). Il sistema elettorale locale è proporzionale, con una soglia di sbarramento del 4% per le liste non coalizzate e del 2% per quelle inserite all’interno di una coalizione, e non prevede ballottaggio. Sarà eletto presidente il candidato che al termine dello spoglio avrà ottenuto un voto in più degli altri. Per assicurare la governabilità viene assegnato un premio di maggioranza. Alla lista (o alla coalizione) che appoggia il candidato presidente eletto viene garantito un numero minimo di 17 seggi (circa il 60% del totale). Ma, per offrire adeguata rappresentanza alle opposizioni, la lista che sostiene il vincitore non può superare i 19 seggi (il 65%, in totale i consiglieri sono 31). La scheda è unica per consiglio e presidente. Si può tracciare la croce solo sul candidato presidente o sul candidato presidente e su una lista, o anche solo sulla lista. Tracciando un segno sul nome del candidato presidente il voto non sarà esteso ad alcuna delle liste collegate, ma al contrario selezionando una delle liste, il voto sarà conteggiato come valido anche per il candidato alla presidenza. Non è previsto il voto disgiunto. Quindi l’elettore non potrà optare per una lista collegata a un candidato governatore diverso da quello per cui ha espresso la preferenza, pena l’annullamento del voto. Sulla scheda elettorale sarà stampato il nome del candidato presidente e delle liste circoscrizionali collegate, mentre la preferenza per il candidato consigliere dovrà essere espressa scrivendo nell’apposito rettangolo il suo cognome o il suo nome e cognome. Gli elettori abruzzesi avranno la facoltà di esprimere fino a due preferenze, ma in questo caso dovranno riguardare candidati consiglieri di sesso diverso, appartenenti alla stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Sono chiamati alle urne 1,2 milioni di abruzzesi. Il voto si terrà, dunque, in un’unica giornata. Il territorio abruzzese è diviso in 4 circoscrizioni, che corrispondono alle 4 province: L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Ogni circoscrizione elegge 7 consiglieri, tranne Chieti che ne elegge 8. Alla chiusura delle urne, partirà lo spoglio.