Di Maio smentisce Salvini: la Tav non si farà

Il divorzio è l’unica strada percorribile in un matrimonio innaturale come quello tra Lega e grillini. Da un lato il partito del fare e dello sviluppo. Dall’altro un movimento inconcludente e dannoso. I nodi stanno venendo al pettine ad iniziare dalla Tav. “Le peggiori lobby di questo Paese vogliono che si inizi a fare la Tav, che è a zero. Noi stiamo dalle parte delle opere utili da fare, quando i grandi potentati cominciano a tifare per la Torino-Lione noi stiamo dall’altra parte”. Lo ha affermato durante una diretta Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, aggiungendo che “finché ci sarà il Movimento 5 Stelle al governo per quanto mi riguarda la Tav non ha storia”. Il vice premier smentisce quindi Matteo Salvini (che è pro Tav) e propone “un tavolo con i costruttori italiani per scrivere un decreto legge per accelerare i cantieri. I cantieri non sono chiusi ma sono lenti. Non possiamo smantellare il codice degli appalti con una legge ordinaria. Dobbiamo farlo con urgenza”. Contraria alla linea di Di Maio la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha dichiarato che “i soldi che servono a completare la Tav sono gli stessi che servono a pagare tre mesi di reddito di cittadinanza, solo che il reddito di cittadinanza non lascia nulla e la Tav crea ricchezza per dieci anni”. Meloni ha quindi aggiunto che “il blocco della Tav, un’infrastruttura strategica e importante, per Fratelli d’Italia è assolutamente incomprensibile e sbagliato. L’Italia ha bisogno di essere collegata con corridoi europei, ha bisogno di più infrastrutture”.